La Ferrari è un’azienda di straordinario livello, come dimostrano i suoi recenti risultati (e no nsolo) all’interno dell’automotive. Di recente, si è anche rifiutata di adottare la tecnologia del momento sulle proprie automobili.
Il mondo dell’automobilismo, lo sappiamo, è davvero ampio. E, soprattutto, punta a rinnovarsi costantemente. Tant’è che l’automotive – per volere dell’unione europea – entro il 2035 dovrebbe dire addio ai motori benzina e diesel, per fare spazio totalmente alla tecnologia dell’elettrico. Una decisione sposata in pieno da ogni marchio.
Ma per quanto riguarda la guida autonoma, il discorso cambia. Sicuramente per Ferrari, che ha dichiarato recentemente che non ha la minima intenzione di realizzare automobili a guida autonoma. Negativo, totalmente negativo, un via libera alle auto che procedono da sole, almeno dalle parti di Maranello. Il motivo, a dir la verità, è molto semplice. Ed anche facilmente prevedibile, se vogliamo dirla tutta.
La Ferrari dice no alla guida autonoma. Capirne il perché è davvero molto semplice. Il cavallino rampante intende infatti preservare il dna del marchio. E quindi l’essenza stessa di automobile, la totale espressione di velocità che Ferrari ha sempre sposato e voluto donare ai suoi clienti. La scuderia di Maranello ha infatti spiegato che al centro dell’esperienza di guida del futuro, la rossa vuole mettersi in mostra mantenendo la propria unicità. La guida autonoma, quindi, proprio per questo verrà limitata alle sole auto L2/L2+.
Già, perché il concetto di auto connessa deve migliorare l’esperienza ed il rapporto con i suoi clienti, non rendere la Ferrari qualcosa che Ferrari non è. Strada segnata quindi, in maniera decisa come non mai. Come dimostrano, del resto, pure le parole del CEO Benedetto Vigna. Il dirigente ha dichiarato che nessun cliente spenderà dei soldi per far guidare la loro auto ad un computer.
Insomma, una prova di forza sotto tutti i punti di vista da parte della casa costruttrice di Maranello. Già, perché fino ad ora difficilmente le case automobilistiche di tutto il mondo si erano opposte in tal modo al nuovo che avanza. Soprattutto, alla tecnologia della guida autonoma.
Ciò ci fa comprendere quanto il cavallino sia in “pole position” dal punto di vista del mercato dell’automotive e del valore del suo straordinario marchio. Una posizione privilegiata che mette la rossa nelle condizioni di fare un po’ ciò che vuole in tale frangente. E di sicuro, a chi si compra una bella Ferrari, va benissimo così.
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