Il mondo delle automobili è in costante cambiamento. Ma non per forza il “passato” non può risultare ancora efficiente, come dimostra questo tipo di alimentazione.
Nell’epoca dei cambiamenti, l’automobilismo ne sta vivendo davvero tanti. Lo dimostra l’evoluzione dell’elettrico che tra circa dieci anni porterà ad una riduzione – se non scomparsa – notevole delle alimentazioni che tutti noi conosciamo, ovvero benzina e diesel. E a tal proposito, un altro modo di utilizzare l’auto con un’alimentazione “tradizionale”, riguarda il GPL.
Nonostante sia molto utilizzato, non in molti sanno tutto su questo gas, soprattutto rispetto a benzina e diesel. Ragion per cui, è meglio saperne di più. Soprattutto in un periodo in cui il carburante si trova alle stelle mettendo in difficoltà di fatto milioni di italiani e non solo.
GPL: tutto quello che c’è da sapere
Innanzitutto, il principale vantaggio di un’automobile alimentata a GPL riguarda il risparmio alla pompa. Rispetto a diesel e benzina, infatti, il gas non vede crescere di molto il prezzo d’acquisto, in più si propone come un carburante più ecologico. Si tratta di un idrocarburo composto principalmente da una miscela di butano e propano.
Viene ottenuto da processo di raffinazione del petrolio e dall’estrazione del gas naturale. Il GPL usato per le automobili, garantisce prestazioni all’altezza della benzina. Per quanto riguarda le emissioni, sono decisamente minori in quanto ossidi di azoto (addirittura del 90% in meno). I consumi, invece, aumentano di circa il 15% rispetto ad un’auto a benzina. Anche se, però, il prezzo è decisamente inferiore. Un litro di benzina costa in media un euro in più di uno a GPL.
Come avere un impianto del genere? In linea teorica, sarebbe possibile installarlo in una normale auto a benzina, se il motore è alimentato da un sistema di iniezione elettronica. Il serbatoio del gas va installato necessariamente nella zona posteriore o centrale dell’auto. Attraverso un sistema di tubazioni in metallo, il gas raggiunge gli iniettori installati in prossimità del collettore di aspirazione e degli iniettori della benzina.
Peraltro, gli impianti moderni limitano fortemente, se non del tutto, il rischio di incendi che spesso si verificavano con vecchi impianti. Inoltre garantiscono maggiore sicurezza per guidatore e auto, offrono prestazioni di non poco superiori e maggiore efficienza. Oltre che minori consumi e affidabilità superiore.
Oltretutto, anni fa immettere la benzina in un impianto GPL era non poco pericoloso; in quelli moderni, si può fare – seppur senza esagerare. Come in ogni cosa, però, nemmeno tale gas è perfetto. Soprattutto nel rifornimento, dove in Italia non è consentito rifornirsi autonomamente di gas.
Potete fare il pieno solo con la presenza di un operatore e solo negli orari in cui è garantito il servizio. Anche i parcheggi sono un aspetto da considerare: con i nuovi GPL, la sosta è consentita in parcheggi sotterranei che non devono essere al di sotto del primo piano interrato. Tuttavia, non si può non considerare caratteristiche più ecosostenibili di quest’alimentazione, che le permettono di circolare anche in presenza di blocchi del traffico.