Chi non ama la velocità, soprattutto rapportata ad una bellissima automobile? Alcune di quelle che vedremo, sono troppo veloci. Ed il motivo è molto chiaro.
Il mondo delle automobili, lo sappiamo, è davvero unico nel suo genere. Tante le automobili realizzate nella storia delle quattro ruote, che ancora oggi vengono ricordate da addetti ai lavori e automobilisti. Se poi provengono dalla pista, beh, sono proprio macchine uniche. Come dimostra la 24 Ore di Le Mans, appuntamento imperdibile del mondiale endurance (WEC).
Un campionato in cui, anni fa, le scuderie dovevano produrre anche un determinato numero di veicoli da strada – oggi non è più possibile. Ed ecco perché, alcune delle supercar e hypercar più famose sono nate grazie a questo mondiale e, quindi, anche alla 24 Ore di Le Mans. Ma quali sono le più conosciute ed apprezzate? Conosciamole meglio, anche se soprattutto in certi casi è davvero difficile non avere presente di quali modelli si tratti.
Troppo veloci, eppure…le auto “da strada” nate dalla 24 Ore di Le mans:
Dauer 962, un’icona del motorsport: tutti conosciamo la Porsche 962, mito assoluto del motorsport e vincitrice – fra le altre gare – della 24 Ore di Le Mans. Un’icona di fine anni ’80 e inizio anni ’90, che vanta tre vittorie a Le Mans. L’ultima di queste, con la Dauer Racing, che nella costruzione del mezzo si ispirò proprio a questa Porsche.
Un piccolo costruttore tedesco che trasformò, successivamente a quell’impresa, l’auto in una vettura “stradale”, per così dire. E poi tornò in pista, come richiesto dalla sua vera natura. Del resto, parliamo di un’automobile capace di spingersi fino a 730 Cv di potenza massima distribuiti in poco più di mille chilogrammi di peso. Sfiorava i 400 chilometri e passava da 0 a 100 in 2,8 secondi.
Ford GT40, in Ferrari se la ricordano bene: prodotta dal 1964 al 1969, è un’auto nota per essere stata una grande rivale della Ferrari a Le Mans, gara che vinse quattro volte consecutivamente dal ’66 al ’69 sbaragliando la concorrenza. Un’icona vincente dell’automobilismo americano.
Un’auto che esiste ancora oggi e che continua la sua storia con grande successo grazie alla versione stradale (Ford GT). La prima GT40 stradale, comunque, fu denominata MK III e contava solamente sette esemplari dotati di un motore V8 da 310 Cv. Un’auto, a dir la verità, abbastanza differente da quella da corsa.
Glickenhaus 007S, la supercar che deve ancora arrivare: tuttora in fase di sviluppo, la versione stradale dell’auto progettata per il WEC 2021 non è ancora stata prodotta. Il marchio stima di realizzare 24 esemplari da oltre due milioni di euro l’uno. Dovrebbe arrivare il suo momento nel 2023. I dati? Da paura. 1.400 Cv per un peso di 1.270 chilogrammi.
Jaguar XKSS, un mostro di velocità elegante: 1955. Uno straordinario modello da competizione fu riprogettato per renderlo confortevole e lussuoso. Ed anche per venire incontro ai clienti europei e statunitensi. Nel 1957, la missione si compie e viene fuori una Jaguar da 250 Cv di potenza massima e una velocità di 228 chilometri orari.
Mercedes CLK GTR, la splendida esagerazione made in Germany: per definire questa Mercedes, basta una sola parola: esagerata. Ma ci rendiamo conto che non può minimamente bastare, e quindi ci dilunghiamo un po’ di più. Nel 1998 prese parte alla 24 Ore di Le Mans, per produrre poi 26 esemplari da strada (anche qui, si fa per dire).
612 Cv di potenza pura, cambio manuale a sei marce dove spingersi al massimo, 344 chilometri orari di velocità di punta per un’auto capace di andare da 0 a 100 in meno di quattro secondi e che rappresenta la prima vera hypercar targata Mercedes. Il suo prezzo? Circa 1,8 milioni di euro.
McLaren F1 LM, un’auto speciale: dominatrice assoluta in F1, vincitrice nel campionato GT e nella 24 Ore di Le Mans della propria categoria. Per celebrare quest’ultima vittoria, a Woking si decisero a realizzare cinque splendidi esemplari. Potentissima, ben 680 Cv a spingerla, addirittura più potente della vettura da F1 dell’epoca.
Poco più di mille chilogrammi di peso, le permettevando di andare da 0 a 100 in 2,9 secondi. E anche di renderla una bomba ad alta velocità quasi senza precedenti fino a quel momento. Quest’auto costa pure un sacco, ben diciotto milioni di euro (l’esemplare più costoso venduto).
Nissan R390, la “misteriosa” hypercar giapponese: questa splendida creatura nipponica, ha partecipato alla 24 Ore di Le Mans nel 1997. Per ottenere l’omologazione FIA, venne realizzato un esemplare dotato di un V8 da 560 Cv con tanto di trazione posteriore e cambio a sei marce. L’auto va da 0 a 100 in 3,9 secondi e detiene una velocità massima di 354 chilometri orari. Tuttavia, non c’è mai stato modo di eseguire dei test su strada per confermare tali impressionanti dati.
Panoz-GTR1, poco successo (inspiegabile): quest’auto, è ancora oggi ricordata come un modello coraggioso e fenomenale per forme e prestazioni. Nonostante ciò ebbe poco successo. Ne esiste solo un modello stradale, dotato di un motore V8 da oltre 600 Cv e un peso di meno di 900 chilogrami. Va da 0 a 100 in 3,2 secondi e le velocità di punta si attestano sui 360 chilometri orari.
Porsche 911 GT1 Strassenversion: di questo splendido modello, ne furono costruiti 25 esemplari: due andarono alla Germania per ottenere il via libera alle vendite, e uno ad un collezionista del Bahrain. Gli altri, ai clienti più affezionati del marchio. Il motore, non sfigura affatto rispetto alle sue “colleghe”; V6 da 544 Cv e 308 chilometri orari di velocità massima.
Toyota GT-One, dai videogiochi alla realtà la sostanza non cambia: amata nel videogioco Gran Turismo, amatissima per le partecipazioni alla 24 Ore di Le Mans. Di quest’auto, furono costruiti due esemplari stradali; uno di questi è esposto nel museo dell’azienda in Giappone, l’altro lo detiene un collezionista nippponico. Rispetto all’originale, motore rivisto: V8 da 550 Cv, con 1100 chilogrammi obbligati a sostenere una velocità massima di 380 chilometri orari.