I veicoli elettrici sono di grande tendenza oggi ma venivano commercializzati anche in tempi non sospetti, solo che erano riservati ad una piccola nicchia di clienti. Il primo che ci viene in mente ha ben quarant’anni di età.
La mobilità sostenibile ha fatto la fortuna di uomini come Elon Musk e i CEO di aziende come Volvo e Geely che sono in prima linea in quella che viene chiamata transizione ecologica. Non si tratta però di un’invenzione così recente come crediamo: a parte il fatto che le primissime auto elettriche risalgono addirittura alla fine dell’Ottocento, alcuni inventori freelance hanno cominciato a lavorare a veicoli un po’ più moderni già negli anni ottanta e novanta.
Definito dal suo creatore “un veicolo, non una semplice auto” il triciclo Sinclair C5 creato dall’omonimo inventore Clive Sinclair è uno di quei veicoli famosi – termine che in questo caso non è proprio azzeccatissimo – per essere nati nel momento sbagliato anche se con una concezione più che giusta alla base. Il veicolo di Sinclair era una piattaforma mobile fornita di un motore elettrico, cosa scontata per la nostra epoca ma molto innovativa ai tempi.
Il suo telaio venne disegnato niente poco di meno che dal personale in forze alla Lotus al tempo che fece decisamente un buon lavoro nel rendere il triciclo abbastanza attraente per la clientela. Semmai, i problemi del veicolo furono altri, primo tra tutti lo scarso interesse suscitato da questo tipo di esperimento all’epoca in cui venne presentato.
Nonostante la premier del Sinclair C5 tenutasi nel 1985 fosse andata alla grande con oltre 20mila partecipanti interessati a provare il mezzo e a conoscere il suo creatore, le vendite non andarono proprio bene. L’accoglienza della clientela fu tiepida al punto che Sinclair iniziò ad assoldare persone incaricate di guidare il piccolo mezzo per le strade della Gran Bretagna nella speranza di attirare curiosi e clienti.
Il mezzo utilizzava un sistema di pedalata assistita abbinato ad un motore da 250 Watt che potremmo equiparare alle moderne e-bike. Purtroppo, per quanto il mezzo fosse ben realizzato e costruito, furono parecchi i clienti di Sinclair a ritenere il veicolo troppo lento e a trovarsi male nel guidarlo lungo salite e discese troppo ripide.
In poche parole, il C5 fu un fiasco commerciale che mandò gambe all’aria la Sinclair Vehicles. La produzione fu interrotta nell’agosto del 1985 dopo appena 14.000 esemplari venduti e la casa dovette cambiare nome in TPD a settembre dopo aver subito pesanti perdite finanziarie. Se Sinclair potesse vedere il successo che le e-bike stanno avendo adesso, forse capirebbe quanto era avanti sui tempi la sua idea. Purtroppo, l’inventore è scomparso l’anno scorso all’età di 81 anni suonati.
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