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Truffa dal benzinaio: attenzione a questi “furbetti” | Secondo la Guardia di Finanza ti derubano

Fare rifornimento carburante è ormai diventato davvero dispendioso e sta creando non pochi problemi a molte famiglie. Prima di scegliere il distributore dove servirsi è importante prestare la massima attenzione: il rischio frode può essere davvero dietro l’angolo.

La corsa verso l’alto dei prezzi carburante non accenna a fermarsi e la situazione non sembra essere destinata a terminare in tempi brevi. Nemmeno il taglio delle accise, in vigore fino al prossimo 8 luglio, ha risolto almeno parzialmente il problema. Anzi, ora che la data si avvicina sarebbe quanto mai necessario che il governo pensasse a un altro provvedimento. Almeno per ora non ci sono però notizie a riguardo.

Foto | Pixabay

Il conflitto in corso in Ucraina ormai da settimane non ha contribuito a migliorare la situazione, al punto tale da avere concretizato uno spettro che a molti faceva paura: arrivare a un costo superiore ai 2 euro per il carburante. Nonostante questo, anche in una situazione come questa non mancano gli speculatori, alcuni dei quali individuati dalla Guardia di Finanza.

Attenzione a dove fare rifornimento alla vostra auto: il rischio truffa è dietro l’angolo

Fare rifornimento alla propria auto è inevitabile, ma certamente verrebbe difficile pensare di andare incontro a una vera e propria truffa anche in questi casi. E invece si tratta di una situazione più frequente di quanto si possa pensare.

A mettere in evidenza il quadro sono stati i continui rilievi sul territorio da parte della Guardia di Finanza. Gli agenti sono attivi proprio per stanare chi non rispetta le norme in vigore a spese dei cittadini. Pur non avendo ancora tagliato il traguardo di metà 2022, sono già 690 le violazioni rilevate dalle Fiamme Gialle su 1.320 interventi di controllo ai distributori.

Foto | Pixabay

L’operazione ha portato a mettere in evidenza due diversi tipi di irregolarità: mancata comunicazione obbligatoria al ministero dello Sviluppo economico del costo alla pompa di benzina e non esposizione dei prezzi, che dovrebbero essere ben visibili agli automobilisti. In diversi casi sono state rilevate anche vere e proprie frodi, che finiscono per danneggiare non solo i clienti, ma anche gli operatori che lavorano nel rispetto delle norme.

A conferma del modo di agire scorretto c’è quanto emerso da quella che viene definita “Operazione Oro Nero”. A Pescara sono stati infatti rilevati fornitori nazionali ed europei che vendevano il carburante a distributori indipendenti a un prezzo solo apparentemente a valori di mercato ma reso concorrenziale grazie all’utilizzo di finte società

Ilaria Macchi

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