Conosciamo tutti il marchio svizzero Sbarro, casa controversa che solitamente produce vetture dal design di dubbio gusto. In questo caso però, tutti furono d’accordo con chi gridava al capolavoro, guardate le foto.
Abbiamo dedicato un intero articolo in passato alle creazioni della controversa casa Sbarro, un marchio che sembra esistere solo per provocare gli amanti di supercar e vetture simili. Questa casa poco conosciuta fondata da Franco Sbarro opera circa dagli anni settanta ed ha messo su strada orrori come il SUV di cui abbiamo parlato poco tempo fa e la discutibile supercar Autobau ma non solo.
Nonostante le sue numerose creazioni di dubbio gusto Sbarro ha dimostrato negli anni di saper produrre anche delle auto decisamente eleganti nonché potenti come la versione utilitaria di una nota Ferrari – abbiamo parlato anche di quella in passato – e l’auto che vedremo oggi che casualmente riprende sempre il design di una nota Rossa, la Ferrari 308.
Ora, la somiglianza tra la Ferrari in questione ed il modello di Sbarro è innegabile ma ufficialmente, non abbiamo prove che un’auto abbia ispirato l’altra. Ci limitiamo a farvi notare questo dettaglio che comunque nulla toglie alla splendida automobile svizzera che esibisce l’inconfondibile linea a cuneo tipica degli anni settanta. Ecco come fu progettata.
Come spesso accade in questi casi, la Sbarro Stash Cardin non venne mai prodotta in serie. L’auto venne presentata al Salone dell’auto di Parigi nel 1975 e lasciò subito tutti senza parole: la vettura aveva un design davvero piacevole e soprattutto, sotto il cofano batte un motore Mercedes-Benz da oltre 250 cavalli sotto il cofano che la spingeva fino a 240 chilometri orari. Ma volendo, l’acquirente poteva optare per un propulsore da circa 150 prodotto dalla Volkswagen, qualora la velocità non fosse stato il suo interesse principale.
L’auto – che mostra anche una curiosa somiglianza con la De Tomaso Pantera, altra auto per palati fini – è stata costruita in soli cinque esemplari. E’ talmente rara e sconosciuta che online si trovano pochissime fotografie ed informazioni dell’auto, ad esempio non si trovano le quotazioni che un esemplare di questo tipo potrebbe avere sul mercato dell’usato. Forse nessuno è così pazzo da venderla.
La Stash è probabilmente una delle vetture più riuscite del marchio almeno tra quelle che conosciamo noi. Forse, produrla in serie anche limitata avrebbe messo il costruttore italo-svizzero sulla strada per una fama maggiore. Ma questo non sembra essere un punto di interesse per la casa che rimane ancora oggi un brand di nicchia. Molto di nicchia.
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