Esiste un metodo per riavere indietro i soldi che sono stati pagati per il bollo delle auto. Il tutto è riconosciuto legalmente e si può effettuare molto facilmente.
Fra le tantissime spese che servono per il mantenimento delle automobili, nel nostro paese ne esiste una che molti non riescono proprio a digerire. Si tratta di una tassa per la circolazione, che va ad aggiungersi all’assicurazione, al carburante, al pagamento dei parcheggi e alla manutenzione dei mezzi di trasporto. Eppure, vi sono dei metodi utilizzati per risparmiare, che conoscono poche persone. Quindi, meglio approfondire l’argomento.
Stiamo parlando di un’imposta dovuta alle regioni italiane che si aggira intorno ai 150 euro annui. In molti la evadono, con il rischio dell’accumulo e della conseguente serie di procedure che possono essere obbligate al cittadino. Tra queste, vi è la riscossione da parte dell’Agenzia delle entrate, obbligata tramite diverse modalità inquisitorie.
Eppure, esistono tre casi in cui è possibile non pagarlo, grazie a delle singolarità che emergono caso per caso. In effetti, in determinate occasioni, il fisco permette ai cittadini di richiedere il rimborso del bollo pagato. Ciò avviene per via di alcune particolarità che ogni singola persona possiede in merito a tale tassa. Quest’ultima è stata introdotta nel 1953, dove la fonte risale al D.P.R. del 5 febbraio. Si tratta del Testo unico inerente alle leggi sulle tasse automobilistiche.
Quali cittadini possono chiedere il rimborso del bollo auto
Esistono, fortunatamente per molti, tre casi in cui è possibile ricevere il rimborso di suddetta tassa. Uno è quello inerente all’esenzione che alcuni cittadini hanno in merito. Questa imposta di possesso del mezzo di trasporto viene spesso pagata erroneamente e, in tal caso, sarà possibile richiedere un rimborso adeguato all’importo versato.
Gli altri e due casi in cui sarà necessario richiederlo sono inerenti alle persone che pagano una somma maggiore a quella dovuta e quelle che pagano per ben due volte la tassa. Per richiederlo sarà possibile recarsi negli uffici locali di pertinenza.
Per chi necessita di avere questi soldi indietro, sarà determinante recarsi all’ufficio tributi della regione di residenza in cui si è iscritti. Vi sarà una domanda da presentare all’ufficio tributi. Vi sarà, poi, da allegare alla domanda la ricevuta di pagamento, o il pagamento maggiore effettuato. Infine, si può anche allegare un documento che attesti l’esenzione da tale imposta regionale. Per il bollo dell’auto 2022 vi è da fare attenzione alla scadenza del 31 ottobre.