Pur essendo trascorso ormai più di un quarto di secolo dalla sua scomparsa, Ayrton Senna resta uno dei piloti più forti nella storia della Formula Uno. Gli appassionati continuano così a essere interessati a ogni curiosità che lo riguarda, comprese alcune sue abitudini in meirot alla sua vita lontano dai circuiti.
Al momento Lewis Hamilton e Michael Schumacher sono inarrivabili per numero di titoli conquistati in Formula Uno, ma nella storia delle quattro ruote non può non occupare un posto speciale Ayrton Senna. Anzi, facendo un salto indietro nel tempo non può che esserci una sensazione di rimpianto per le tre volte in cui è diventato campione del mondo (1988, 1990 e 1991): se non ci fosse stato quel tragico incidente a Imola nel 1994 il suo palmares sarebbe stato certamente più ricco.
I giovani di oggi non hanno certamente potuto vivere da vicino la sua grandezza e hanno potuto apprezzarlo solo attraverso il racconto di genitori e nonni, ma questo è bastato per renderlo uno dei piloti più amati della storia. Tra i suoi punti di forza c’era la capacità di analizzare al meglio lo stile di guida degli avversari e capire così come arginarli al meglio. Ed è per questo che in tanti amano ancora ricercare informazioni su di lui per capire meglio la sua personalità.
Ayrton Senna e la passione irresistibile per le auto non solo in pista
Al pari di molti piloti, e sarebbe difficile pensarla diversamente, Ayrton era davvero un grande amante di auto. Proprio per questo amava averne di tipo diverso per utilizzarle quando non era impegnato in pista.
Il tre volte campione del mondo, in modo particolare, apprezzava un marchio italiano che è da sempre garanzia di qualità, seppure a costi non sempre accessibili: Alfa Romeo. Senna aveva infatti scelto una AlfaSud di colore grigio, che non era certamente un grande splendore. Anzi, quella vettura non spiccava particolarmente per le sue condizioni, ma era una scelta quasi obbligata per uno come lui che era ancora agli iniiz della sua carriera. Lui, infatti, l’aveva scelta a inizio degli anni ’80.
Quel modello, però, nonostante il suo illustre proprietario, non aveva avuto una sorte molto fortunata. Il fratello di un vicino di casa, infatti, per errore ci era finito contro mentre faceva retromarcia. Anche in un frangente come questo era stata evidente la “grandezza” del brasiliano, che non aveva richiesto alcun risarcimento.
La passione per le Alfa nasceva però da lontano. Da bambino, infatti, il papà aveva scelto un’Alfa Romeo FNM 2000. Tra i marchi che prediligeva c’erano però anche Ford, ma soprattutto la Honda, che forniva i motori alla McLaren, con cui ha vinto in Formula Uno.