Arriva dall’Asia dove è una frode molto diffusa e che può costare cifre impressionanti allo sfortunato guidatore che non sa affrontarla. Con un semplice oggetto in auto, si può vanificare, in barba al truffatore.
I truffatori hanno una fantasia incredibile, se la utilizzassero per qualcosa di costruttivo molti di loro potrebbero veramente trovare un modo per fare soldi a palate legale con grande facilità. Purtroppo, ciò non accade e ogni anno in tutto il mondo gli automobilisti rimangono vittime di assurdi complotti pensati da persone senza scrupoli che hanno come solo obiettivo quello di spillare loro più soldi possibili.
Ogni paese ha la sua truffa “specializzata”, collaudata da persone con pochi scrupoli in base alla cultura locale. In Italia va molto la classica truffa dello specchietto mentre negli USA come abbiamo visto in passato i truffatori fanno spesso leva sul mercato delle auto usate per rifilare catorci a ignari acquirenti o addirittura incassare anticipi per auto che non esistono affatto!
In Asia da qualche anno a questa parte si è invece diffusa una truffa molto insidiosa che per il momento non è ancora arrivata da noi. Ma sottolineate quel “per il momento”. Per effettuare questa semplice frode vi serve solo una cosa: il vostro corpo! Fortunatamente, per evitare di dover dare soldi ad una persona che prova a imbrogliarvi come in questo video basta una semplice telecamera in auto.
“Arbitro, è rigore!”
La truffa che per il momento non ha un nome ufficiale ma che possiamo soprannominare “Area di rigore” dato che ricorda molto la sceneggiata di un attaccante che finge di aver subito un contrasto violento per ottenere un penalty dall’arbitro si svolge così: mentre guidate a bassa velocità in città, un uomo o una donna si lancia contro il vostro veicolo in modo teatrale. Poi, finge di essersi fatto male, urlando e chiamando aiuto anche se lo avete a malapena sfiorato o sfiorata.
Il truffatore spesso ottiene i suoi soldi perché l’automobilista, poco smaliziato o terrorizzato, finisce per pagarlo temendo di aver fatto un danno gravissimo o semplicemente perché incapace di gestire la situazione. In alcuni paesi come la Cina dove le condizioni di povertà di certe persone sono estreme, c’è anche chi si lancia contro veicoli in corsa rischiando addirittura la morte per ottenere un risarcimento economico.
Per difendersi dalla truffa che è stata documentata anche in Russia e in generale in diversi paesi asiatici, gli automobilisti hanno trovato una semplice soluzione: una bella dashcam montata a bordo è l’ideale per affrontare il truffatore in tribunale, dimostrando che lo avete a malapena sfiorato e che è stato lui a “investirvi”. Date un’occhiata a questo video che mostra una truffa fallita: se non fosse una frode ci sarebbe solo che da ridere…