La strada che porta verso veicoli più sostenibili è ormai stata tracciata, non solo su indicazione dell’Unione Europea. Questa volta è Fiat a prendere una direzione ben precisa: a partire dal prossimo 1° luglio non saranno più prodotte vetture a benzina.
Puntare sulla sostenibilità è ormai diventato un imperativo ormai in tutti i settori. E la pandemia, se possibile, ha accelerato ulteriormente questo processo, portando a un netto cambiamenti di abitudini in molti di noi. Nasce proprio in questa direzione l’idea di incentivare l’utilizzo dei monopattini, che hanno il vantaggio di avere un impatto zero nei confronti dell’ambiente e che possono rivelarsi utili quando ci si sposta in città, anche se soprattutto per brevi distanze.
Le case automobilistiche, come è facile immaginare, non potevano essere escluse da questo processo. Ormai da qualche anno, infatti, i nuovi modelli che arrivano sul mercato garantiscono non solo bassi consumi, ma anche emissioni ridotte (in alcuni casi pari a zero). Da qui in avanti la strada sembra essere tracciata: è arrivato recentemente il primo sì dal Parlamento Europeo che porterà al divieto di circolazione dei veicoli inquinanti dal 2035. Fiat, però, ha deciso di fare un passo in più rispetto alla concorrenza.
Fiat indica la via: la sostenibilità è l’unica strada possibile
Indipendentemente dalle decisioni prese e a cui dovranno attenersi i Paesi membri dell’Unione Europea, Fiat non ha voluto aspettare e ha preso una decisione destinata a restare storica. Sin dal prossimo 1° luglio, infatti, non produrrà più vetture con motori a benzina e Diesel.
Si tratta di una vera e propria rivoluzione per il mercato automobilistico? La risposta è affermativa, ma solo in parte. Almeno per ora, infatti, questa presa di posizione riguarderà solo il Regno Unito. In questa fase si preferisce attendere per mettere in atto la stessa strategia anche in Italia, che sembra decisamente indietro rispetto a quanto accade oltre i nostri confini.
In Inghilterra, invece, non si sta perdendo tempo. Qui a partire dal 2030 sarà infatti vietato mettere in commercio veicoli con motori termici.
In tanti sembrano comunque avere compreso quanto sia importante puntare sul green. Nel 2021, infatti, il marchio italiano ha fatto registrare un +88,3% nella vendita di mezzi elettrici, ben sapendo di come sia ora diventato più semplice poter effettuare la ricarica. Fino a qualche tempo fa, infatti, era soprattutto questo il motivo che rendeva riluttanti all’acquisto molti automobilisti. E il fatto che la produzione si limiti finora alla 500 non sembra essere un deterrente.