Le automobili elettriche, il nuovo che avanza per l’automobilismo. Il mondo però è inquinato lo stesso, cosa non sai e devi necessariamente sapere a riguardo.
Il mondo automobilistico, come ogni altro settore, deve rinnovarsi. E negli ultimi anni lo sta facendo eccome, come dimostra il costante sviluppo dell’elettrico, che tra qualche anno potrebbe addirittura essere l’unica soluzione per guidare un’autovettura. Ma non in molti sanno che fine fanno le auto “tradizionali”.
Ovvero quelle che c’erano prima dell’elettrico e che piano piano stanno venendo sempre più ridotte causa inquinamento. Ebbene, a quanto pare i veicoli utilizzati dall’occidente vengono esportati nei paesi in via di sviluppo, dove purtroppo continuano a rendere la situazione del nostro pianeta molto difficile.
Inquinamento auto, dati sconvolgenti
Prima di capire cosa succede davvero, comunque, un po’ di dati sono necessari per comprendere al meglio una preoccupante situazione. Ogni anno, le emissioni delle auto aumentano. Nel 2000, le emissioni globali di carboni prodotte dai veicoli erano pari a 2,5 gigatonnellate. Nel 2018, sono aumentate a 3,6. Questo perché continuano ad essere acquistate auto a benzina.
Ed infatti, nel 2021 negli Usa sono state vendute circa 15 milioni di auto “tradizionali”, nel Regno Unito 1,65. Comunque, per fortuna alcune persone stanno sostituendo questa tipologia di auto con alternative meno inquinanti. Lo scorso anno, i veicoli elettrici hanno rappresentato l’8,3% delle vendite complessive di veicoli leggeri nel mondo. Tuttavia, nemmeno questo cambio di rotta sembra essere sufficiente; anche perché auto del genere non spariscono affatto dalla circolazione.
Che fine fanno le auto a benzina (e non solo): altro che sostenibilità
E adesso torniamo al punto focale della questione. Che fine fanno queste auto? Alcune vengono demolite, e in altri (troppi) casi hanno buone possibilità di finire su una nave da carico e spostarsi chissà dove – dipende da dove vengono mandate. I veicoli dell’Europa occidentale vengono solitamente spediti in quella orientale. Ed infine, si spostano in Africa.
Le auto scartate dal Nord America passano al Sud, quelle asiatiche in tutto il continente fino a dirigersi pure loro in Africa. Tra il 2015 ed il 2020, sono stati esportati 23 milioni di mezzi di seconda mano. Di questi, due terzi sono finiti in paesi in via di sviluppo. E così, continuano ad inquinare.
Anche perché molte auto che circolano su strade del genere sono difficilmente vendibili al di fuori del continente. Sono mezzi, del resto, vecchi di quasi vent’anni. Il che aggrava la salute del nostro pianeta, e pure i problemi di qualità nell’aria in questi paesi.
In questo modo, di fatto, il problema della sostenibilità non ha soluzione ma viene spostato solo altrove. Un circolo vizioso che non danneggia Europa o Stati Uniti, ma milioni di altre persone invece sì. Magari occhio non vede e cuore non duole, ma la Terra (e la salute di tutte quelle persone dotate di veicoli molto vecchi) non la pensano affatto così.