L’automobile è un mezzo davvero fondamentale per tutti noi. E a proposito, arriva un’agevolazione che in molti aspettavano davvero da tantissimo tempo.
Tutti hanno diritto all’utilizzo di un veicolo, ed ovviamente anche le persone che soffrono di determinati handicap. Tale categoria, può ricevere delle agevolazioni fiscali. E’ noto da qualche mese – 29 gennaio – che si riduce il costo dell’Iva per l’acquisto o l’importazione di un’auto adattata per ridotta o totale mancanza di capacità motorie e psichiche permanenti. 
Persone dotate di patente di guida con obbligo di adattamenti. Quest’agevolazione, è stata introdotta nel decreto infastrutture. La novità semplifica di fatto l’accesso alle agevolazioni per i cittadini, con tanto di procedura meno complessa ma comunque necessaria per avere l’iva ridotta.
Iva ridotta per chi soffre di handicap: tutto quello che c’è da sapere
Per usufruire di questa importante novità, è necessario mostrare una fotocopia della patente speciale di guida. Questa contiene l’indicazione di adattamenti vari per il veicolo, prescritti dalle commissioni mediche locali. E’ bene avere pure l’atto notorio, che dimostra che nei 4 anni precedenti alla data di acquisto del mezzo non sono stati effettuati acquisti o importazioni di veicoli con applicazione dell’aliquota agevolata.
Tale semplificazione, permette al cittadino di non presentare il certificato rilasciato da una delle commissioni mediche provinciali; e tantomeno la copia del certificato rilasciato in occasione del rilascio della patente di guida. E’ inoltre riconosciuta un’aliquota IVA al 4 invece che al 22% per autovetture nuove o usate con cilindrata con 2.000 centimetri cubici (motore a benzina o ibrido) o 2.800 (motore diesel o ibrido). E se non supera i 150 kW di potenza, anche elettrico. 
In ogni caso, l’iva ridotta è riconosciuta pure per l’acqusito di optional contestualizzati, interventi di adattamento su veicoli già posseduti dal disabile anche se superiori ai limiti di cilindrata, cessioni di strumenti ed accessori utilizzati per l’adattamento e riparazione degli adattamenti e cessione dei ricambi.
Oltre a chi soffre di disabilità fisica, pure chi ha un handicap psichico o mentale può usufruire di questa agevolazione, come detto. Vale lo stesso per non vedenti, sordi e invalidi con gravi limitazioni delle capacità di deambulazione o pluriamputazioni.
Questa misura è estesa anche al familiare del disabile che sostiene la spesa per l’acquisto o importazione di un veicolo – ma il portatore di handicap deve essere a suo carico fiscalmente – ed in possesso di un reddito annuo non superiore a circa 2.840 euro (si può arrivare a 4mila per i figli di età non superiore a 24 anni).