Parliamo di un’auto iconica, che l’attore avrebbe usato per i suoi spettacoli in giro per l’Italia. La condanna e il risarcimento
Una vecchia Spiaggina utilizzata per gli spettacoli del popolare comico Enrico Brignano. Quest’auto è stata al centro di un caso giudiziario che, proprio negli scorsi giorni è arrivato a definizione con una sentenza di condanna. Ecco cosa è successo.
Esponente di spicco della comicità romana. Quel modo di far ridere dei grandi maestri: da Alberto Sordi a Gigi Proietti. Passando per Nino Manfredi. Proprio accanto a Gigi Proietti ha recitato ne “Il maresciallo Rocca”. Ma lo ricordiamo anche nella fortunata fiction “Un medico in famiglia”.
Nella sua carriera, sia la televisione, sia il cinema, sia l’intrattenimento. Sul grande schermo, ruoli in “South Kensington”, “Un’estate ai Caraibi” e i due film di Fausto Brizzi “Poveri ma ricchi” e “Poveri ma ricchissimi”. Showman anche in tv con “La sai l’ultima?” e “Macao”. Nel biennio 2011-2012 è stato anche tra gli inviati de “Le Iene”.
Fiction, programmi televisivi, cinema. Enrico Brignano è uno dei volti più noti della comicità italiana. Con il suo accento romano fa ridere e intrattiene gli spettatori. Il suo grande appeal verso il pubblico lo porta anche a girare molto per l’Italia, con gli spettacoli e il suo repertorio.
La Spiaggina per gli spettacoli
Ed è proprio la vendita di una vecchia 500 Spiaggina utilizzata per gli spettacoli al centro del contendere. Nel 2019, infatti, il popolare attore avrebbe conosciuto un commerciante in una fiera per appassionati di auto storiche a Padova. In quell’occasione, i due avrebbero iniziato a parlare di quest’auto che Brignano aveva usato per alcuni suoi spettacoli teatrali. La trattativa per la vendita va avanti e i due concordano un prezzo: 30mila euro per il passaggio della vettura da Brignano al commerciante.
Tutto ok, se non fosse che l’acquirente avrebbe sborsato solo 7mila euro per la vettura. E, nel frattempo, avrebbe anche venduto la vettura a un’altra persona per ben 40mila euro. Parliamo di un’automobile iconica, auto scoperta per il tempo libero, destinata prevalentemente all’uso estivo, nelle località turistiche. Si distingue da altre tipologie di automobili per essere priva di portiere e padiglione, quest’ultimo generalmente sostituito da tendalino con centine o laminato amovibile. Gli interni sono realizzati con materiali resistenti all’acqua.
La denominazione “spiaggina” deriva da una delle prime vetture di questo tipo, la Fiat 500 Boano Spiaggia del 1958, realizzata su pianale e meccanica Fiat Nuova 500 e disegnata da Mario Boano. Ebbene, proprio una vettura del genere è stata al centro di questo caso giudiziario. Quella che Brignano voleva vendere era una 500 del 1974 che era stata trasformata, come previsto dal libretto di circolazione, in una Spiaggina praticamente identica al modello originale del 1957
Il commerciante che avrebbe truffato Brignano è stato condannato in primo grado a un anno di reclusione e al pagamento di 32mila euro come risarcimento all’attore, che si era costituito parte civile e ha anche testimoniato davanti al Tribunale di Prato, dove si è celebrato il processo.