Mai sottovalutare la creativa industria dell’auto britannica! Negli anni trenta alle porte del Secondo Conflitto Mondiale, questi ingegneri britannici produssero quella che è a tutti gli effetti una Smart.
Conoscete il fenomeno delle kei-car giapponesi? Se ci leggete da un po’ di tempo, probabilmente si. In poche parole una kei-car è una piccolissima automobile per massimo due persone, spesso con una linea vintage che si rifà agli anni trenta, quaranta o cinquanta. Proprio in un periodo storico analogo, i britannici produssero una piccola auto che oggi farebbe concorrenza alla Smart.
Ancora una volta, la Gran Bretagna ha anticipato i tempi alla grande, un po’ come è successo nel caso del primissimo scooter con tettuccio della storia di cui abbiamo parlato in un vecchio articolo. Correva addirittura l’anno 1934 quando una semi sconosciuta casa britannica decise di mettere in strada la prima “super mini” mai vista e no, non parliamo del leggendario modello Austin.
Con il suo minuscolo telaio che la rendeva sicuramente facilissima da parcheggiare in qualsiasi posto il guidatore desiderasse lasciarla, quest’auto poteva portare una o due persone a seconda di quanto massiccia fosse la loro corporatura. Scopriamo dunque la Smart in anticipo sui tempi, costruita durante la Seconda Guerra Mondiale proprio dagli inglesi.
Sembra finta ma non lo è
Conosciuta semplicemente come Rytecraft, la piccola auto inglese arrivò a metà anni trenta con l’intento di rivoluzionare i trasporti nel Regno Unito: a presentarla fu un’azienda indipendente, la BMB Engineering che più che di auto si occupava di trasporti marittimi. Il progettista della vettura, tale Jack Shillan, riuscì a mantenere le dimensioni dell’auto così minute che per muoverla bastava un motore monocilindrico da meno di 100 cc di cilindrata.
Con questo piccolo motore adatto ad una moto e la piccola carrozzeria, l’auto non era certo indicata per persone di corporatura massiccia o troppo muscolose! Riusciva a raggiungere i 25 chilometri orari ma nel 1939 arrivò una versione migliorata con un motorino da 250 cc che la spingeva a 65. Inutile dire che a parte i fari ed una capotte sui modelli più avanzati, l’auto non disponeva praticamente di optional o sistemi di sicurezza.
Il fatto che l’auto sia stata prodotta anche durante la guerra rende molto difficile tracciare la sua vita operativa: le stime degli storici dicono che sono state prodotte almeno un migliaio di Rytecraft in tutto, forse fino al 1945. L’apparenza inganna: nonostante l’aspetto simile ad un’auto giocattolo, diverse Rytecraft anche della prima serie sono sopravvissute fino ai giorni nostri in condizioni marcianti. Prendi questa, Smart!