Con un ampio campo visivo fino a 360°, i dati sono molto precisi e raccolti in tempo reale. Insomma, infallibile
Definirlo autovelox è già molto riduttivo. Sfrutta un sistema tecnologico che non può lasciare scampo. Se, a volte, abbiamo pensato di poter “ingannare” gli autovelox sparsi sul territorio, con questo vale la citazione dantesca: “Lasciate ogni speranza, voi che entrate”.
Il Nano Parifex è un sistema di raccolta dati. È in grado di rilevare tutti i tipi di oggetti situati nel suo campo visivo a 360 gradi, in movimento o meno (pedoni, ciclisti, automobili, oggetti nell’ambiente). Si tratta di un radar 3D con sensore LiDAR, con una visione a 360° e misura molto più della semplice velocità istantanea. L’acronimo LiDAR sta per Light Detection and Ranging,
Tra le sue caratteristiche principali l’autocalibrazione, la misurazione della velocità, il tracciamento del target, la Classificazione degli obiettivi contemporaneamente. Capace di rilevare e identificare in maniera istantanea, censendo anche le dimensioni del target.
C’è una versione del Nano Parifex con una fotocamera per consentire più funzionalità. Esistono diversi supporti come: un treppiede, il montaggio a parete o su un’infrastruttura già esistente.
Caratteristiche e benefici
Il Nano Parifex è dotato di un sensore leggero e compatto che lo rende mobile all’occorrenza e la sua installazione può essere eseguita su un’infrastruttura esistente o non rapidamente. Con un ampio campo visivo fino a 360°, i dati sono molto precisi e raccolti in tempo reale. La custodia Nano è progettata per resistere a diverse condizioni atmosferiche.
Anche la manutenzione non richiede particolare cura: pulizia del Lidar da programmare ogni 6 mesi, garanzia del produttore 2 anni dopo la consegna. Il sistema segnala inoltre allarmi per telemanutenzione, per esempio quando il Nano non funziona o la visibilità è ridotta.
Il campo di rilevamento va da 0 a 100 metri e il campo di misura: da 30 a 250 km/h. Può censire un veicolo al secondo e la distanza di installazione non dev’essere inferiore al metro e dieci centimetri. Particolarmente adatto per sorvegliare le strade fino a quattro corsie.
Può essere applicato per la gestione del traffico e per rendere più smart le nostre città, raccogliendo più dati possibili in un’area per produrre statistiche, studi. Si può, inoltre, equipaggiare una rotatoria per raccogliere tutte le informazioni riguardanti i bersagli per trasmetterla al veicolo autonomo che adatterà la sua traiettoria e si fermerà se necessario. Infine, con riferimento all’illuminazione pubblica: rileva la presenza di persone o veicoli per adattare l’intensità dell’illuminazione e risparmiare energia. Peraltro, può funzionare anche di nottee distingue i vari mezzi, così come pedoni e ciclisti. Per adesso, è stato omologato in Francia, ma se dovesse arrivare in Italia…