Non è stato un incidente stradale a costare la vita ad un uomo impegnato in un rally amatoriale in Italia. Il pilota gareggiava con sua figlia a bordo di un’auto storica quando è successo l’impensabile.
Per quanto siano divertenti da vedere, da correre e straordinari eventi per gli appassionati di motori, i rally non sono eventi sicuri al 100%, nonostante l’impegno che le organizzazioni spendono ogni anno per rendere queste gare sempre meno pericolose e più godibili. Su YouTube basta cercare le parole chiave “Rally Crash” per imbattersi in una sequela di incidenti, a volte letali e a volte per fortuna privi di conseguenze sul pilota e sul pubblico.
Un incidente insomma non è raro in una competizione del genere ma nessuno si sarebbe mai aspettato che il Rally Storico Campagnolo di quest’anno, tenutosi in questi giorni sul territorio dei comuni di Isola Vicentina e Vicenza, sarebbe finito in tragedia in questo modo, al punto da portare gli organizzatori a sospendere giustamente la competizione in segno di lutto. Stavolta, non è stato un incidente a portare alla tragedia, almeno non uno automobilistico.
Vittime del dramma, Michele ed Alessia, 51 e 21 anni, padre e figlia che avevano preso parte alla competizione storica che vede schierate automobili vintage come la Ford Escort RS che l’uomo aveva appositamente preparato per la gara. Michele, già corridore dilettante in passato secondo quanto riportato dalle cronache, aveva deciso di tornare in pista quest’anno ma qualcosa è andato storto.
Ad un certo punto, durante un momento concitato della gara, l’uomo che si trovava alla guida ha accusato un tremendo malore: capendo di essere in grave difficoltà, Michele è riuscito però a fermare l’automobile al ciglio della strada dove i soccorritori l’hanno trovata. In questo modo, l’uomo ha con tutta probabilità salvato la vita alla figlia Alessia che faceva da navigatore in quella che era la prima gara corsa insieme da padre e figlia.
Secondo le prime ricostruzioni, Michele sarebbe stato colpito da un infarto forse causato dal caldo e dall’adrenalina per la faticosa gara. L’autopsia potrà forse dirci qualcosa di più. Fortunatamente, la ragazza 21enne non ha riportato ferite grazie alla prontezza di riflessi dell’uomo che capendo di essere prossimo a perdere i sensi è riuscito comunque ad arrestare l’auto prima di perdere il controllo del mezzo, evitando un incidente potenzialmente fatale per la giovane.
La tragedia non ha fine: sui social network, sotto la notizia riportata da Ansa nella giornata di ieri, alcuni internauti invece di mostrare rispetto per il gesto dell’uomo che ha salvato la vita della figlia o semplicemente cordoglio per la sua scomparsa, hanno insinuato che ad ucciderlo possa essere stato il vaccino anti Covid, commentando con tono decisamente poco rispettoso quanto accaduto. Alcune persone non si pongono limiti nemmeno di fronte ad una vicenda così drammatica.
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