Non molti marchi automobilistici possono “vantare” – per modo di dire – un conflitto che porta il loro nome. Ecco come la casa giapponese ha finito per dare il nome ad una vera e propria guerra.
Da quando sono iniziate a diventare parte della nostra cultura a fine 1800, le automobili sono diventate in tutto e per tutto degli oggetti di uso comune che hanno accompagnato l’uomo in oltre duecento anni di storia. Le auto sono state con noi così a lungo, condividendo gioie e dolori e purtroppo, in certi casi anche l’orrore della guerra, la più brutta manifestazione della cattiveria umana.
In una guerra ovviamente non tutti i veicoli che vengono utilizzati sono carri armati, lanciamissili mobili o autocarri a sei ruote per il trasporto di munizioni e rifornimenti. Il principale mezzo militare che troviamo in ogni esercito infatti è la classica jeep. Case come Jeep, Volkswagen e Iveco hanno tutte prodotto veicoli di questo tipo che generalmente sono usati come ricognitori o trasporto truppe leggeri.
Nella storia recente però c’è un conflitto che è passato alla storia con un nome bizzarro che si riferisce ad un noto marchio automobilistico. La cosiddetta “Toyota War”. Prima che iniziate a farvi domande strane, no, non si tratta di una guerra dei prezzi tra la Toyota e qualche altro marchio e no, la casa giapponese non c’entra direttamente con quanto avvenne. Un’auto in particolare però ha finito per diventare l’icona di questa guerra.
Nel 1978 il Ciad, ex colonia francese situata nell’Africa sub-sahariana, viveva un periodo di grande instabilità politica che avrebbe portato ad un violento conflitto civile. Di questa situazione provò ad approfittare per i suoi interessi Muammar Gheddafi, noto come Il Colonnello, che ha tenuto in piedi uno dei regimi dittatoriali più longevi della storia in Libia, paese nord africano che ancora oggi non si è del tutto ripreso.
Libia e Ciad, in poche parole, scesero in guerra. Un conflitto che si mise subito molto male per Il Colonnello con l’armata dell’ex colonia francese capace di stravolgere le previsioni occidentali, rispondendo colpo su colpo all’offensiva libica. Il conflitto entrò nella fase più calda nel 1987, anno in cui il Ciad lanciò una possente offensiva.
Non avendo a disposizione molti veicoli corazzati, figuriamoci dei carri armati moderni, l’esercito del Ciad adottò una strategia inedita che sarebbe passata alla storia: con una semplice modifica, molte 4X4 Toyota che nel paese erano comunissime, vennero trasformate in mezzi da combattimento. Tutto ciò che i soldati dovevano fare era montare una mitragliatrice pesante o leggera sul retro.
Per l’ultima fase della guerra, poi vinta, il Ciad impiegò circa 400 di questi veicoli che in gergo militare si chiamano anche Technical e che oggi vengono utilizzati molto spesso dai paesi in via di sviluppo. La grande maggioranza di questi 4X4 erano Toyota Land Cruiser in configurazione pick-up al punto che la stampa finì per dare al conflitto il nomignolo di “Guerra delle Toyota”. Non sappiamo tuttavia come il marchio giapponese abbia reagito a questa decisione della stampa! Conoscevate questa storia?
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