L’assicurazione è di fondamentale improtanza per tutti gli automobilisti. Ecco perché va fatta in ogni caso. Ma devi fare attenzione, molta attenzione in certi casi.
L’assicurazione, un passo importantissimo per ogni automobilista. Ma bisogna fare molta attenzione a quale polizza scegliamo di stipulare, perché se ci affidiamo a quella sbagliata possiamo finire veramente nei guai. Soprattutto nel mondo del web, dove negli ultimi anni RC Auto false e polizze contraffatte ne sono state scovate davvero tantissime.
E tutto a discapito degli automobilisti che si fidano ciecamente di personaggi che però non meritano affatto affidamento. Oppure, esistono anche automobilisti che tentano di raggirare il sistema adeguadosi a polizze false pur di spendere meno soldi rispetto al reale costo dell’assicurazione. In entrambi i casi, l’utente della strada è perseguibile dal punto di vista amministrativo e penale. Ma come si riconosce un’assicurazione falsa? Considerando rischi annessi e connessi, è meglio informarsi bene a riguardo.
RC Auto, cosa c’è da sapere su quelle false: come riconoscerle
Considerando i rischi e la quantità di persone fregate da false compagnie assicurative, cerchiamo di capire come verificare che ciò accada realmente. Anche perché chi è dotato di assicurazione falsa, è come se girasse senza. La prima cosa da fare, è collegarsi al Portale dell’Automobilista.
Una volta entrato, clicca su “Veicolo” oppure su “Ciclomotore” per verificare che la tua polizza assicurativa sia legale. Inserisci poi la tipologia di veicolo e la targa, ed attendi qualche secondo. Così potrai scoprire se sei stato truffato o meno; se non trovi la tua assicurazione, significa che è falsa. Capirai di essere in regola, perché ti apparirà un messaggio come quello che segue: “Il veicolo risulta assicurato”.
Se invece appartieni al primo caso, chiama il prima possibile la compagnia assicurativa alla quale ti sei affidato per ricevere un chiarimento. Se vieni beccato in queste condizioni a bordo del tuo veicolo, rischi multe che vanno da un minimo di 841 ad un massimo di 3.300 euro, ed anche il sequestro del mezzo.
E non è tutto. Si tratta infatti di un reato anche dal punto di vista legislativo. Si può essere condannati per falso in scrittura privata. Tradotto: rischio di una pena che va da sei mesi a tre anni di carcere. Altra cosa. Per evitare tutto questo, vi può bastare sapere che chi opera online deve sempre indicare i dati identificativi dell’intermediario, indirizzo della sede, recapito telefonico, numero di fax e l’indirizzo di posta elettronica certificata.
Ma anche il numero e la data di iscrizione al registro unico degli intermediari assicurativi e riassicurativi, oltre all’indicazione che l’intermediario è soggetto al controllo dell’IVA. Se tutto ciò manca, il rischio truffa è alto. Nel 2021, l’IVASS ha segnalato ben 219 siti internet irregolari, e di questi il 90% risulta offline.