Abitare in un condominio richiede necessariamente di dover condividere con gli altri residenti alcuni spazi. Questo vale ovviamente per scale e pianerottoli, dove possono sorgere anche discussioni particolarmente accese. Ben diversa è invece per quanto riguarda il posto auto, che deve essere utilizzando seguendo regole ben precise.
Avere grandi doti diplomatiche può essere spesso necessario se si vuole andare d’accordo con i vicini di casa. A volte, infatti, possono sorgere liti anche per motivi banali che possono avere conseguenze tutt’altro che piacevoli e che possono arrivare a minare in modo definitivo il rapporto. Questo principio vale a maggior ragione per chi vive in un palazzo, dove saper condividere gli spazi è indispensabile. In alcuni casi, però, anche i più tolleranti possono finire per perdere la pazienza quasi senza accorgersi.
Una delle ragioni del contendere in situazioni come questa può nascere dalla gestione del posto auto, ritenuto fondamentale da molti prima di acquistare o prendere in affitto una casa. In quasi tutte le famiglie, infatti, si ha più di una vettura, ma solo un box coperto, quindi una deve evidentemente essere lasciata all’aperto, nonostante questo possa danneggiare la carrozzeria soprattutto nei mesi invernali. La gestione di questo parcheggio prevede però regole ben precise, che ognuno dovrebbe conoscere prima di incorrere in problemi o addirittura in na causa davanti a un giudice.
Avere un posto auto supplementare è spesso una discriminante decisiva quando si sta pensando di prendere casa in un condominio. Quell’area, infatti, per molti è fondamentale se il box coperto non è ritenuto sufficiente per il numero di vetture in proprio possesso. A volte, però, lo spazio a disposizione non è sufficiente per soddisfare le esigenze di tutti i condomini e diventa inevitabile dover accettare un compromesso.
Se si vogliono evitare litigi è bene quindi essere a conoscenza di quali siano le norme da rispettare in questi casi.
Ogni dubbio a riguarda, come da consuetudine, viene chiarito dal Codice della Strada. L’articolo 117 definisce “bene comune” quell’area usufruibile da tutti in maniera proporzionale agli immobili posseduti, a meno che non ci sia un regolamento che indichi in maniera differente. L’unica eccezione a questo principio può arrivare introducendo regole ad hoc approvate in assemblea e valide per il palazzo in questione. Se non dovesse esserci l’accordo, si può ricorrere al sorteggio.
L’ideale sarebbe quindi che nelle riunioni periodiche si cerchi di trovare un accordo che possa arrivare ad accontentare il più possibile le parti in causa. In genere, si punta a introdurre turni a rotazione per l’occupazione di quelle aree di sosta disponibili. Questo consente quindi di non far valere il principio del “chi primo arriva parcheggia”, che può portare a litigi anche piuttosto pesanti tra vicini di casa.
Gli obblighi da rispettare non sono però finiti qui. Un posto auto, infatti, deve essere utilizzato esclusivamente per quello scopo, non per posizionare oggetti che non si sa dove piazzare. Quello è infatti un parcheggio, non un deposito.
Ben diversa è invece la situazione se nel condominio è presente un disabile. In questo caso è prevista una priorità di assegnazione, valida a maggior ragione quando il numero di posti disponibili è inferiore al numero dei residenti.
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