Districarsi in città, soprattutto nelle ore di punta quando il traffico è alle stelle, può essere tutt’altro che semplice e richiede di armarsi di tanta pazienza. Ci sono situazioni, però, in cui è possibile ridurre almeno parzialmente il problema utilizzato le corsie degli autobus. Questo comporta una multa? In realtà, la risposta è negativa.
Circolare in una grande città, soprattutto per chi lo deve fare per motivi di lavoro o di studio, richiede tanta pazienza. Il traffico, specialmente in alcuni momenti della giornata, può diventare ingestibile, nonostante si cerchi di prediligere l’utilizzo dei mezzi pubblici per evitare problemi anche con il parcheggio, Chi invece preferisce non avere grandi vincoli può prediligere un mezzo a due ruote, come una moto o uno scooter, che può permettere di non stare a lungo in coda insieme alle auto.
Questa soluzione consente non solo di superare le auto, ma anche di cicolare in alcune aree ben delimitate che sono precluse alle vetture. Si tratta delle corsie preferenziali che solitamente sono riservate agli autobus. Molti automobilisti possono pensare che questo comportamento sia contrario a quanto previsto dal Codice della Strada, ma in realtà non è così. Ogni dubbio in merito è stato infatti chiarito da una sentenza emessa dalla Suprema Corte.
Circolare sulle corsie degli autobus non è vietato: i giudici chiariscono tuto
Circolare in strada ed essere superati da biciclette, moto o scooter è consuetudine. Molte delle persone che utilizzano questi mezzi troppo spesso agiscono senza porsi troppi limiti, arrivando però in alcuni casi a mettere in atto manovre che possono rivelarsi rischiose. In realtà, loro hanno la possibilità anche di godere di specifiche agevolazioni nei loro spostamenti, di cui molti non sono a conoscenza.
A ciclisti e motociclisti, infatti, è consentito muoversi anche nelle corsie preferenziali che sono presenti in ogni Comune senza che questo comporti per loro alcuna sanzione.
I mezzi a due ruote, infatti, come specificato dai giudici, hanno il vantaggio di avere dimensioni ridotte rispetto alle auto, per questo non c’è alcuna possibilità che possano intralciare il traffico dei mezzi pubblici. È proprio in virtù di questo principio che viene concesso loro di spostarsi su queste aree stradali.
Qualora la multa dovesse essere comminata a prescindere, l’utente non può considerarla illegittima a priori. È comunque possibile muoversi per chiederne l’annullamento facendo riferimento all’organo adibito allo scopo. Le strade da seguire possono essere diverse:
- rivolgendosi al Giudice di Pace entro 30 giorni dal vergale;
- entro 60 giorni prendendo contatto con il Prefetto. Questa soluzione, però, potrebbe non essere ritenuta efficace al 100% proprio perché c’è il rischio che si ritenga la norma ancora non del tutto chiara, al punto tale da spingere a pagare a priori.
In caso di esito positivo, il giudice dovrebbe garantire anche un rimborso delle spese sostenute per la vertenza.