Il fisco non risparmia nessuno, nemmeno alcuni proprietari di automobili se necessario. Fai molta attenzione se possiedi una di queste, perché il rischio è enorme.
Tante, tantissime le persone che amano le auto d’epoca. Un ricordo vivo ed integro di quel che è stato l’automobilismo in passato e quello che, in un modo o nell’altro, rimarrà per sempre. Appassionati e collezionisti delle quattro ruote, amano possederne almeno una. Sarà un investimento non indifferente, ma al cuore non si comanda. 
Ed in effetti, ci vogliono tanti soldi per comprarla quanto per mantenerla in ottime condizioni. Anche perché, magari, un giorno potrebbe pure essere rivenduta. A riguardo, però, bisogna fare tantissima attenzione al fisco. Quello che può sembrare un semplice quesito, merita non poco approfondimento. Si tratta del fatto di capire se il proprietario di una o più auto d’epoca possa essere tenuto d’occhio in maniera molto attenta dal fisco.
Auto d’epoca, controlli del fisco: cosa bisogna sapere
Auto d’epoca, è definita tale se ha più di vent’anni di età dal momento in cui è stata prodotta e se è stata radiata dal pubblico registro automobilistico. Non può circolare su strada, a differenza di un’auto storica, ma può benissimo essere presente alle esposizioni ed alle mostre. Ciò che ci interessa a riguardo, sta nei costi di manutenzione delle auto d’epoca.
A riguardo, si è espressa pure la corte di cassazione che aveva notato e discusso su un avviso di accertamento emesso dall’Agenzia delle entrate. Il fisco aveva evidenziato un’anomalia fra i redditi dichiarati ed il tenore di vita di un soggetto. Per l’accusato, il possesso di un’auto d’epoca non era rilevante dal punto di vista economico.
Insomma, non poteva evidenziare – a suo dire – un reale vantaggio dal punto di vista contributivo. L’agenzia la pensava ovviamente diversamente. Nel 2017, i giudici in questione hanno certificato quanto segue; in pratica, il possesso di auto deve essere esteso anche a quelle d’epoca.
A quanto pare, la corte non ha riscontrato niente di così rilevante per giustificare un differente trattamento. Il motivo riguarda la manutenzione di veicoli ormai da tempo fuori produzione che comportano costi non esattamente bassi. Perché vanno riparate e vanno sostituiti i componenti oramai usurati.
Quindi, per la cassazione, il possesso di un’auto d’epoca rende un reddito – di un soggetto qualunque – di fascia superiore. A prescindere proprio dall’uso che ne viene fatto. Come ogni altra macchina e, considerando i costi di manutenzione, forse addirittura di più. Quindi non c’è alcun motivo per dichiarare un reddito minore se possediamo uno di questi veicoli.