L’estate oramai è ad un passo, perciò dobbiamo ricordarci di cambiare questo pezzo della nostra automobile. Non solo per il nostro veicolo, ma pure per il nostro bene.
L’automobile, per miliardi di persone in tutto il mondo, è davvero importante. E lo sono pure tutti i suoi componenti, fondamentali per il funzionamento totale della nostra quattro ruote di fiducia. Ce n’è uno in particolare, che va sostituito. Anche perché non è solo un discorso legato alla manutenzione.
Ne va infatti pure del nostro stato di salute. Parliamo del filtro antipolline, un pezzo facilmente sostituibile. Solitamente lo troviamo, aprendo il cofano, sotto i tergicristalli. Oppure, all’interno dell’abitacolo, sotto il cassetto portaoggetti sul lato del passeggero. Nel 2022 non esiste automobile che non ne abbia uno, anche grazie all’azienda SAAB – ormai scomparsa – che lo ideò nel 1987.
Filtro antipolline: cos’è, come funziona e quando sostituirlo
Il filtro antipolline – ben diverso dal filtro dell’aria con il quale spesso in molti lo confondono – è un dispositivo filtrante che ha la funzione di purificare l’aria che dall’esterno entra nell’abitacolo. E’ in grado di trattenere lo smog, le polveri sottili ed i fumi dannosi per la salute. E, come suggerisce il nome, anche di fermare i pollini.
Ma anche tutti i materiali indesiderati e maleodoranti. Per chi soffre di allergia, possiamo dire che è davvero indispensabile. Ma considerando quante sostanze nocive può bloccare, anche per tutti gli altri utenti della strada è necessario averne uno. Perché va sostituito? Il filtro, piano piano, accumula sporcizia fino ad intasarsi. Quando arriva al limite, non riesce più a far passare aria pulita. Perciò è meglio cambiarlo prima, se non altro in maniera preventiva.
Non esiste una scadenza precisa per tale componente, in ogni caso in commercio possiamo trovare due filtri montabili dall’interno: il primo in tessuto – il più economico, blocca pollini, batteri, muffe e residui meccanici presenti nell’aria – ed il secondo caratterizzato dai carboni attivi – aiuta a preservare la qualità dell’aria nell’abitacolo, bloccando pure metalli pesanti ed altre sostanze nocive presenti nei gas di scarico di auto, bus e camion.
Entrambi accumulano sporcizia e vanno cambiati, o comunque puliti al meglio. Inoltre, un filtro sporco riduce la circolazione dell’aria facendo appananre i vetri più velocemente e più spesso del solito. Quando effettuiamo un tagliando, comunque, viene sostituito insieme ad olio motore, filtro dell’olio e dell’aria. Il tagliando va fatto ogni 20-30.000 chilometri, o ogni due anni.
Se viviamo in un’area particolarmente polverosa, però, il filtro potrebbe riempirsi pure prima del tempo “limite”. E’ possibile soffiare il filtro, se volete prendere tempo, con il getto d’aria del compressore. Tuttavia, è consigliabile sostituirlo. Anche perché è un pezzo davvero poco costoso (non supera i quaranta euro). e poi, non si tratta solo del bene dell’auto: ne va della salute di chi guida e dei passeggeri di un’automobile.