Una notizia incredibile che arriva dal nostro paese. Un gruppo di cittadini non ha preso bene l’installazione di un Autovelox nel proprio comune. E qualcuno ha reagito male, davvero molto male.
Parliamoci chiaro, a nessuno di noi piacciono particolarmente gli Autovelox. Che siano segnalati con evidenza o nascosti in modo subdolo in certi tratti di strada meno battuti, questi apparecchi al servizio della Polizia Municipale rendono molti viaggi in auto emozionanti ma nel senso più sbagliato del termine.
Non serve certo che vi ricordiamo noi una cosa così ovvia ma danneggiare un Autovelox o addirittura distruggerlo volontariamente – non finendoci contro per sbaglio in un incidente, quello è tutt’altro paio di maniche – è un reato che può costarvi una sanzione molto salata e perfino un periodo di reclusione. Specie se per farlo usate un’arma vera e propria.
Ciononostante, la cronaca italiana degli ultimi anni è piena di episodi in cui cittadini colpiti da multe e sanzioni effettuate dall’implacabile macchinario hanno deciso di vendicarsi, distruggendo l’attrezzatura per non averci mai più a che fare. Famosissimo il caso di Treviso del 2017 in cui degli ignoti residenti presero a sassate uno di questi strumenti fino a disattivarlo per sempre.
Colpo su colpo
Quello che stiamo per raccontarvi però è un caso così estremo ed assurdo che non ci crederemmo neanche noi se non fosse ampiamente documentato da varie testate, inclusa Fanpage che ha ricostruito all’epoca l’accaduto. Circa un anno fa a Scafa, comune abruzzese che conta meno di 4.000 abitanti, un Autovelox venne abbattuto con delle modalità degne di un film della saga Die Hard.
La decisione del sindaco di Scafa di montare sulla Strada Statale 5 un Autovelox non era piaciuta per niente alla cittadinanza che aveva protestato con veemenza contro questa decisione. Qualcuno però non aveva digerito proprio la decisione del Primo Cittadino e dalle parole aveva deciso di passare ai fatti con un’azione decisamente estrema.
Il 1 marzo del 2021 l’Autovelox era stato ritrovato distrutto a colpi di fucile: ebbene si, un cittadino armato si era presentato nottetempo presso il punto in cui l’apparecchiatura era stata installata sparando diversi colpi di fucile contro di esso, distruggendolo. Il fatto aveva suscitato scalpore in paese oltre alla dura reazione del sindaco ma ad oggi, ad oltre un anno dall’accaduto, almeno che noi sappiamo nessuno è stato mai arrestato per il gesto. Incredibile.