Ormai da anni indossare le cinture di sicurezza in auto è obbligatorio, non solo per chi si mette al volante, ma anche per i passeggeri. Forse non tutti lo sanno, ma ci sono delle condizioni in cui è si è esentati: ad avere questo beneficio sono le donne.
A partire dal 1998 è stato introdotto nel nostro Paese l’obbligo per il conducente di un’auto di indossare le cinture di sicurezza, regola che è stata poi ampliata ai passeggeri (compreso chi si trova nel sedile posteriore) dal 2003. Queste sono considerate, grazie anche a una serie di studi, come uno dei dispositivi di protezione più importanti, che si sono rivelate fondamentali per prevenire numerosi incidenti, anche mortali. Anzi, sulla base di alcune ricerch la possibilità di morte in un sinistro è stata ridotta addirittura del 50%.
Questo può accadere grazie a un minore spostamento del torace in caso di impatto. L’unica possibilità riguards l’urto della testa e del volto con il volante, ma anche questa eventualità è più ridotta grazie all’airbag. Forse non tutti lo sanno, ma ci sono situazioni ben specifiche in cui non è necessario indossare la cintura. A indicarlo è l’articolo 172 del Codice della Strada, in cui viene ben spiegato come ci si debba comportare.
Le cinture di sicurezza sono sempre obbligatorie? Cosa dice il Codice della Strada
L’articolo 172 del Codice della Strada spiega in maniera dettagliata cosa fare quando si decide di mettersi in viaggio con la propria auto in gravidanza. In questi casi, infatti, soprattutto se il pancione è ormai evidente, può esserci qualche accortezza in più e il timore che la cintura di sicurezza possa schiacciare il feto.
In realtà, anche in questi casi indossarla resta obbligatorio. Ci sono però delle situazioni ben specifiche in cui si può far valere un’esenzione e non si corre così il rischio di imbattersi in una multa. Per far sì che questo possa accadere è necessario comunque avere con sè un apposito certificato medico.
E’ prevista “un’esenzione per le donne in stato di gravidanza, sulla base di certificazione rilasciata dal ginecologo curante che comprovi condizioni di rischio particolari conseguenti all’uso delle cinture di sicurezza” – si legge nella norma.
Chi è chiamato a indossare la cintura può comunque cercare di agire in una maniera ben specifica se teme che questa possa essere fastidiosa per il bambino. I modelli in dotazione sulle auto sono infatti quelli a tre punti, caratterizzate da una fascia sub addominale che va direttamente sulla pancia. Questa può essere spostata leggermente sotto la pancia senza la possibilità di essere contestati in caso di controllo. La cintura diagonale, invece, e va tenuta lontano dal collo e va fatta passare fra i seni, sopra la pancia. Questo comportamento può essere adatto sia quando ci si trova al volante (non è vietato per le future mamme) sia nel caso in cui si debba accompagnare qualcuno in veste di passeggera.