La strada per diventare un campione di Formula Uno è lunga e tortuosa. Può diventarlo ancora di più se da ragazzi litigate con la vostra famiglia in questo modo brusco. Chiedetelo a Max Verstappen.
Quello del genitore non è un mestiere facile e bisognerebbe andarci con i piedi di piombo prima di giudicare i metodi dei parenti di un ragazzo che magari possono sembrare troppo duri o troppo permissivi ma stanno solo cercando di insegnare qualcosa al proprio figlio o alla propria figlia. Ma la storia raccontata da un campione di Formula Uno che in giovane età visse un’esperienza spaventosa forse è un po’ esagerata.
Il nome di Max Verstappen ormai è di rilievo nel mondo della Formula Uno: l’enfant prodige della scuderia austriaca RedBull capace di ottenere un titolo mondiale a soli 23 anni e di trionfare in un gran premio ufficiale all’età di 18 – record assoluto nella Formula Uno per il momento – ha ancora tanto da dimostrare e tanto tempo per diventare ancora più vincente ed abile al volante di quanto non lo sia già.
Ma del resto, Verstappen ha iniziato giovanissimo a muoversi nel mondo delle corse. Pensate che a 14 anni mentre molti suoi coetanei pensavano a divertirsi o a studiare, lui era già impegnato in competizioni di Go-Kart in tutta Europa. E proprio dopo una di queste gare, il pilota ebbe un dissapore con il padre Jos Verstappen che non avrebbe mai dimenticato.
Come riporta Fanpage lo stesso pilota olandese ha raccontato un aneddoto piuttosto spaventoso sulla sua carriera da giovane pilota di kart. Correva l’anno 2012 ed il pilota in erba aveva appena perso la finale della Coppa del Mondo di Kart che si teneva nel nostro paese – precisamente a Sarno – per un errore molto pericoloso. Per la fretta di arrivare in pole position, Verstappen aveva tentato un sorpasso nel punto sbagliato della pista colpendo un kart e finendo clamorosamente fuori strada.
La reazione del padre a questo errore fu decisamente pesante: “Mi mandò a recuperare il kart in pista da solo, furioso”, ricorda il pilota raccontando quell’episodio. Sulla strada del ritorno verso casa, dopo una discussione accesa, Jos avrebbe fatto anche di peggio, fermandosi ad una stazione di servizio e costringendo il giovane pilota a scendere. Ora, non si trattò di un vero abbandono: la madre del ragazzo infatti che aveva assistito alla corsa era poco dietro al camion con il kart a bordo e avrebbe subito recuperato il ragazzo, proseguendo il viaggio.
Alla fine, dopo una settimana di silenzio, Jos avrebbe finalmente riallacciato il rapporto con il figlio: “Devi capire che in pista non puoi fare un’azione senza pensare alle conseguenze”, avrebbe detto a Max. Una lezione dura che però avrebbe insegnato una cosa fondamentale al ragazzo: quando si corre su un bolide da centinaia di cavalli su una vera pista di Formula Uno, un’imprudenza può costare la vita a te ed altri piloti.
Ricordando quell’episodio, Verstappen non serba rancore al padre: “Aveva dei metodi bruschi ma oggi penso che quella dura lezione sia stata molto importante”, le sue parole. Voi siete d’accordo con lui?
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