Le multe fanno sempre molto discutere, soprattutto se non vengono “comprese”. Le ultime novità a riguardo sono davvero paradossali, scopriamo perché e cosa sta accadendo.
Le multe non piacciono a nessuno, è appurato e lo abbiamo detto molte volte. Ma, ovviamente, vanno pagate. Tranne in alcuni casi, non ci possiamo sottrarre a questo obbligo, se non dimostrando un errore nell’aver subito una contravvenzione ad un giudice di pace o ad un prefetto. Oggi però, sempre riguardo alle multe, parleremo di un’altra questione non poco delicata.
Parliamo delle multe digitali, che a Milano stanno mettendo non poco in difficoltà moltissimi cittadini. Il comune informatizza tutte le pratiche, pagamento multe compreso, rendendo la vita più difficile ai milanesi. Tutto a causa del nuovo sistema informatizzato che prevede la disposizione da parte delle forze dell’ordine della multa con tanto di codice QR in sostituzione dell’avviso cartaceo.
Multe digitali, a Milano è un disastro: ecco perché
Non tutti sono in grado di leggere un avviso del genere. Peraltro, questo sistema non sempre fornisce una lettura corretta del codice. Ed in questo modo, i cittadini non possono accertare l’infrazione contestata né tantomeno evitare il superamento dei cinque giorni – per usufruire della riduzione della multa.
Inoltre, molte auto in Italia sono aziendali, quindi altra problematica non da poco dato che non si può contattare il cittadino direttamente: l’auto non è sua! Secondo Alessandro De Chirico, capogruppo in comune di Forza Italia, tale sistema penalizza i cittadini che magari sono analfabeti digitalmente – concetto inteso come totale estraneità per quanto riguarda il mondo informatico. O, magari, soggetti impossibilitati per carenza di mezzi tecnico-informatici.
Il comune spiega che la scelta è stata presa per evitare ai cittadini spese postali. Come spiegato dall’assessore alla mobilità Marco Granelli, il proprietario del veicolo sanzionato, attraverso l’iscrizione facoltativa al fascicolo del cittadino, può visualizzare l’accertamento della violazione con possibilità di provvedere al pagamento immediato.
In questo modo, può usufruire della riduzione del 30% e risparmiare le spese di notifica. L’iscrizione comunque non sostituisce la procedura delle sanzioni, in caso di non registrazione o mancato pagamento. Sempre secondo De Chirico, però, prima di sperimentare questo tipo di soluzione sarebbe stato meglio fare una campagna di comunicazione adeguata. Un sistema, quello che riguarda il codice QR, che fa già discutere tanto ai cittadini quanto in comune. La strada sembra tracciata, sperando che le cose migliorino a vista d’occhio.