Un’azione incisiva è assolutamente necessaria per arginare le truffe che, con il caro-prezzi sono ulteriormente aumentate
La situazione continua a essere drammatica. Parliamo, ancora una volta, di benzina e carburante in generale. Perché non solo i rincari continuano a non dare tregua ai cittadini. Ma ci si mettono anche le truffe. Ne vengono scoperte, ormai, di tutti i tipi. Questa è una molto ingegnosa. Ed è molto facile caderci. Probabilmente quasi tutti noi siamo rimasti vittime.
“Nonostante il taglio delle accise sui carburanti e il calo delle quotazioni del petrolio, i prezzi di benzina e gasolio continuano a salire al punto che una famiglia spende oggi fino a 460 euro in piu’ rispetto al 2021 solo per la voce rifornimenti”. Lo afferma in una nota Assoutenti, che torna a chiedere l’intervento del Governo contro le speculazioni sui carburanti. “Rispetto allo scorso anno un pieno di benzina costa oggi 11 euro in piu’, +19 euro un pieno di gasolio, nonostante la riduzione delle accise che ha calmierato i listini” spiega il presidente Furio Truzzi.
Il calcolo, su base annua, è presto fatto. Ed è spaventoso Una famiglia spende oggi per i rifornimenti +265 euro rispetto al 2021. Cifra che riguarda la benzina. Ma che sale, addirittura, a 460 euro in caso di auto a gasolio.
Aumenti del tutto ingiustificati soprattutto se si considera il ribasso delle quotazioni petrolifere. Assoutenti, proprio per tale motivo, chiede al governo un’azione più incisiva contro le speculazioni sui carburanti, che impoveriscono i consumatori. Ma un’azione incisiva è assolutamente necessaria anche per arginare le truffe che, con il caro-prezzi sono ulteriormente aumentate.
La truffa della doppia mandata
E’ stata, in particolare, un’inchiesta della Guardia di Finanza, denominata “Oro Nero” a scovare una materia imponibile pari a 207 milioni di euro, per un’evasione dell’Iva pari a 45 milioni di euro. Le Fiamme Gialle hanno così stroncato il business del gasolio a tariffe calmierate. Sostanzialmente, fornitori nazionali ed europei vendevano il carburante a distributori indipendenti a prezzi apparentemente allineati ai valori di mercato. Ma non era effettivamente così, perché, tramite alcune società cartiere, prezzi erano concorrenziali in maniera illecita.
E’ stata denominata la cosiddetta truffa “a doppia mandata”. Le vittime erano tanto gli operatori onesti, quanto i cittadini. I primi, infatti, risultavano meno competitivi, i cittadini, invece, vedevano polverizzare i loro risparmi a causa dell’aumento dei prezzi “alla pompa”.
La crisi energetica e dei carburanti, quindi, ha ulteriormente amplificato questi fenomeni odiosi. E non possiamo che essere grati al prezioso lavoro della Guardia di finanza, che sta continuando i propri controlli a tutela dei cittadini: ad oggi, controllate più di 1.500 aziende, con arresti e sequestri in tutta Italia.