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Auto elettriche: altro che novità, siamo decisamente in ritardo | Quello che non sapevi a riguardo

L’innovazione dell’elettrico non smette mai di aumentare, quella che per tutti è una nuova tecnologia. Ma ne siete proprio sicuri? Forse avete perso qualche dettagli odi troppo e non lo sapete.

Se pensate che le auto elettriche abbiano una storia limitata al solo 21° secolo, vi sbagliate di grosso. Già, perché l’uomo è ormai da tantissimi anni che tenta e ritenta di sviluppare una tecnologia che ci proietta sempre di più verso il futuro. E non lo diciamo noi, ma esattamente la storia dell’uomo.

Auto elettriche (Web source)

Pensate, la prima auto elettrica fu prodotta intorno al 1835, se non addirittura prima. Ma, anche in questo caso, occorre una precisazione: i veicoli elettrici hanno una storia decisamente più lunga rispetto ai decisamente più conosciuti motori a combustione interna. Cosa non ha funzionato? Beh, l’elettrico non era minimamente una pratica fonte di energia per le automobili.

Elettrico, prima del ‘900: il secolo in cui è iniziato tutto

Forse non tutto, ma buona parte dei progetti che sono nati in seguito, sono partiti dal fisico italiano Alessandro Volta, che inventò la pila voltaica – l’attuale batteria. In seguito, il chimico inglese Michael Faraday si spinse oltre. L’uomo inventò un motore elettrico azionato da una pila voltaica. Negli anni ’30, vari geni del tempo svilupparono una carrozza senza cavalli, ma bensì alimentata a batteria (pur se non ricaricabile, ma per l’epoca significava già moltissimo).

In particolare il chimico olandese Sibrandus Stratingh, che sviluppò il più antico veicolo elettrico tuttora esistente. Nel 1882, William Ayrton e John Perry riuscirono ad inventare un veicolo elettrico a tre ruote che poteva viaggiare fino ad un massimo di 40 chilometri alla velocità di circa due chilometri orari. E’ un anno molto importante, perché viene prodotta pure la prima batteria ricaricabile.

Nel 1897, la Morris and Salom Electric Carriage and Wagon Company, gestisce un piccolo gruppo di taxi elettrici a New York. Quest’ultimi, molto presto “traslocheranno” anche a Parigi e Londra. Nel 1898, viene costruito il mezzo più veloce al mondo, ed è elettrico: era capace di andare a circa dieci chilometri orari.

1900, lo strano caso dell’elettrico: dalla svolta ottocentiana al tracollo del 20° secolo

Tutti gli sviluppi del secolo precedente, facevano pensare ad una svolta ancora più massiccia nel 20° secolo. Ma così non fu affatto, anche a causa del fatto che la densità energetica della benzina era decisamente maggiore rispetto a quella di una batteria elettrica. E così, molto presto, i motori a combustione interna presero il controllo del mercato.

Ed infatti, nen 1935 non venne prodotto più neanche un veicolo elettrico. Le difficoltà dovute alla seconda guerra mondiale, sia prima che dopo, diedero un’altra chance ai mezzi elettrici. Aziende come la Maserati, infatti, passarono dalle auto da corsa a quelle elettriche. Nel 1964, General Motors inizia a lavorare sull’Electrovair, un modello molto potente che però non approda mai sul mercato.

L’azienda americana, insieme a Fiat e Nissan, non si arrende e negli anni ’70 sviluppa prototipi elettrici; che, però, non vengono mai immessi sul mercato. Gli Usa, nel 1982, aumentano i finanziamenti per sviluppare questo genere di automobili. Il mondo automobilistico tenta e ritenta soluzioni alternative ai motori a combustione interna. I fallimenti continuano e si ripetono. Costantemente. Fino al 21° secolo, quello della svolta – pare – definitiva.

Auto ed elettrico, finalmente la svolta: cosa ci racconta il 21° secolo

Finalmente, dopo tanti lavori deludenti ed investimenti fallimentari, arriva il 21° secolo. Un nuovo capitolo nella storia dell’automobilismo e dello sviluppo a quattro ruote. Ed infatti, veicoli elettrici ed ibridi prendono posto con successo all’interno dell’automotive. Affiancano i veicoli “tradizionali” senza deludere alcuna aspettativa, almeno nella maggior parte dei casi.

Ed in tal senso, Tesla è protagonista assoluta. L’azienda statunitense, non solo influenza ma addirittura rivoluziona un intero settore. Aumentano le vendite, della società stessa e non solo, ed anche l’interesse per la “nuova” tecnologia. Anche se l’auto ad ispirare tutti, per prima, fu la Toyota Prius nel 2000.

Tesla, l’azienda che ha rivoluzionato il mercato elettrico (Web source)

Un modello ibrido, il primo prodotto in serie. Nel 2010, la Nissan presenta la mitica Leaf; un’auto con batterie agli ioni di litio, divenendo l’auto dell’anno ed il veicolo elettrico più venduto di sempre. Nel 2010, è rivoluzione a quattro ruote: la Tesla presenta la Roadster. Due anni dopo, tocca alla Model S, che l’anno successivo risulta essere il mezzo più venduto in assoluto negli Usa.

Nel 2017, la Tesla Model 3 è l’ennesimo successo dell’azienda americana. Nel 2020, diviene l’auto elettrica più venduta di sempre. Oltre due secoli, per arrivare a questo straordinario sviluppo dell’elettrico: ma c’era davvero bisogno di attendere così tanto tempo?

Christian Camberini

Nato il 28 settembre a Cecina (Livorno), amo imparare, sperimentare e testarmi costantemente. Sono un sognatore. Mi piace scrivere di qualunque cosa, perché posso trasmettermi e trasmettere quello che mi piace fare. Per me non c’è testo che non si possa scrivere, perché come in ogni cosa, quando c’è volontà e passione, tutto si può fare e tutto è possibile.

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