Pochi sanno che l’utilitaria Peugeot 106, una delle auto francesi più diffuse degli ultimi anni in tutta Europa, è stata costruita pure in questa assurda configurazione. La storia è tutta da scoprire.
Prodotta dal 1992 al 2004, la Peugeot 106 è una delle auto che molti di voi lettori avranno sicuramente guidato almeno una volta nella vita. Questa utilitaria fu sicuramente un successo della casa francese, capace di occupare contemporaneamente i settori di mercato delle Segmento A e B in un periodo in cui la concorrenza era molto pressante, in Europa.
La 106 aveva dalla sua parte le piccole dimensioni, la linea semplice ed attraente e soprattutto una certa versatilità che le permetteva di essere considerata ora un’utilitaria più tranquilla per la città, ora una vettura “hot hatch” adatta pure per correre un po’ di più in autostrada, in piena tradizione Peugeot. Ricordiamoci sempre che il marchio ha una certa reputazione nel mondo del Motorsport, specie nella WRC.
All’uscita di produzione della 106, la casa invertì decisamente la rotta presentando la 107, una citycar che perdeva molte delle caratteristiche più briose dell’utilitaria. Un peccato, così come è un vero peccato che non abbiamo mai potuto guidare la versione “duetto” della 106. Eh si, la casa francese ha pensato davvero di produrla, ad un certo punto…
Persa ma non dimenticata
Il progetto di una Peugeot 106 convertibile non è esattamente una cosa assurda: una versione convertibile dell’auto venne a tutti gli effetti realizzata, ad un certo punto della vita operativa della vettura. Quello che però abbiamo seriamente “rischiato” di poter guidare è una versione completamente ridisegnata che con l’auto originale condivideva giusto la meccanica!
Tra le quasi 3 milioni di 106 costruite, troviamo anche questo bizzarro prototipo chiamato 106 Spider che ci riporta direttamente negli anni ottanta, periodo in cui le vetture targa e le convertibili andavano più che mai. L’auto venne progettata tra il 1992 ed il 1993 e ne venne pure realizzato un esemplare, dipinto in un rosso acceso. Notare la linea davvero spregiudicata dell’auto che poco c’entra con quella dell’utilitaria originale ma ne tiene vivo l’animo sportivo.
Sfortunatamente, forse proprio per la poca coerenza tra l’auto originale ed il progetto Spider, questa speciale vettura non venne mai realizzata in serie. Ma non tutto andò perduto: la vettura infatti servì da base per due modelli successivi quali la Peugeot 306 e 406 che ne riprendono alcune caratteristiche. Un modello di transizione, insomma, ma ci sarebbe piaciuto vederne qualcuna anche in strada, magari in serie limitata.