A partire da luglio, sarà obbligatorio in tutte le auto in circolazione. Ciò preoccupa molti automobilisti. Perché e di cosa si tratta, e come mai è un argomento così discusso ancor prima che si possa vedere in azione.
E’ argomento caldo, caldissimo. Ed a luglio, dopo tante discussioni, sarà ufficiale. Parliamo della scatola nera (o black box). Questo dispositivo, potremmo definirlo controverso. Già, proprio così, perché a davvero tantissimi automobilisti non convince granché. Magari, a molti tranquillizzerà sapere che sarà obbligatorio solo per le automobili di nuova omologazione UE.
Quindi non per tutti. In ogni caso, cos’è la scatola nera e perché è stata presa questa – discutibile, in ogni caso – decisione? Cerchiamo di capire tutto ciò che riguarda questo importante congegno e perché molti automobilisti ne sono “spaventati”.
Scatola nera: dalle caratteristiche ai vantaggi: cosa bisogna sapere
La scatola nera è un dispositivo elettronico dotato di un localizzatore GPS che permette il monitoraggio delle informazioni inerenti al mezzo di trasporto e lo stile di guida del suo conducente.
Tale congegno, permette di registrare la posizione e tutti gli spostamenti effettuati dal veicolo, le accelerazioni e decelerazioni, le marce inserite, i chilometri percorsi in un determinato momento, l’attivazione ed il funzionamento di tutti i sistemi di sicurezza dell’auto – airbag o frenata automatica di emergenza, ad esempio – e gli eventuali impatti del mezzo contro altri veicoli o oggetti; in quest’ultimo caso, viene memorizzato il luogo, la velocità e l’intensità del sinistro dal dispositivo.
Questo congegno, permetterà al proprietario dell’auto di ottenere una polizza assicurativa ad un prezzo più vantaggioso. Ed i benefici del cliente? Innanzitutto, non sono solamente economici. La scatola nera permette di individuare l’auto in caso di furto, inserire servizi – come gli appuntamenti per la manutenzione dell’auto – e di avere agevolazioni sulle garanzie accessorie legate alla copertura assicurativa.
Inoltre, in caso di incidente alcune scatole nere fanno partire i soccorsi in automatico, evitando che l’automobilista non abbia aiuti in una situazione di emergenza. Ed il prezzo? Nessuno. Già, perché il dispositivo viene concesso dall’assicurazione in comodato d’uso gratuito. Anche l’installazione, come la disinstallazione, non costa un euro. Tornando al montaggio, deve avvenire ad un’officina convenzionata con la società assicuratrice entro circa due settimane. E’ completamente a carico della compagnia, come detto.
Scatola nera obbligatoria, ci siamo: i dettagli di questa novità regolamentare
Insomma, la scatola nera. che registrerà una serie di dati essenziali. obbligatoria a partire da luglio. La prima fase dell’applicazione riguarderà le auto di nuova omologazione; dal 2024, tutte quelle di nuova immatricolazione. In teoria, la scatola nera dovrebbe servire a diminuire il numero di incidenti, registrando dati come la velocità rendendo – magari – più prudenti i guidatori.
Anche se, è difficile dire come potrebbe far calare incidenti dovuti a motivi “personali” come stanchezza o distrazione. In ogni caso, le auto costeranno sicuramente di più per l’installazione del nuovo congegno. Dovrebbero diminuire però i costi dell’assicurazione. Impossibile non evidenziare, però, i problemi che inevitabilmente si creeranno a causa della privacy.
In molti si chiedono chi potrà leggere o meno i dati, e non solo. In determinate circostanze, la registrazione dei dati potrebbe incastrare l’automobilista, senza che lo stesso sia a tutti gli effetti colpevole. Certo, il regolamento è chiaro e trasparente. Ma l’argomento è senza ombra di dubbio destinato a far discutere ancora molto a lungo, magari proprio a causa di una “invasione” del privato di un conducente a bordo della sua auto.