Il Codice della Strada obbliga i veicoli a circolare sulla parte destra della carreggiata e in prossimità del margine destro della stessa
E’ capitato a tutti almeno una volta nella vita. Non dite che la cosa non vi ha fatto imbestialire, perché non vi crederemo mai! E’ in effetti un atteggiamento alla guida che dà piuttosto fastidio e che è, per certi versi, incomprensibile. Ecco, oggi vi spiegheremo i motivi di questa manovra.
Come sappiamo il Codice della Strada obbliga i veicoli a circolare sulla parte destra della carreggiata e in prossimità del margine destro della stessa, anche se la strada è libera. Non fa infatti alcuna differenza. Eppure, quante volte vediamo atteggiamenti alla guida che vanno esattamente in direzione contraria.
Sappiamo inoltre che è vietato sorpassare a destra. Tranne che in un caso: quando il conducente del veicolo che si vuole sorpassare abbia segnalato che intende svoltare a sinistra ovvero, in una carreggiata a senso unico, che intende arrestarsi a sinistra, e abbia iniziato dette manovre. Ma, in generale, rimanendo sulla destra non sbagliamo.
La questione è regolamentata dall’articolo 143 comma 5 del Codice della Strada. “Trovandosi su una carreggiata a due o più corsie per senso di marcia, non percorreva la corsia più libera a destra; la corsia o le corsie di sinistra sono riservate al sorpasso”.
La sanzione “ridicola”
Ovviamente, come ogni divieto, se infranto porta con sé una sanzione automatica. Ma è proprio questo il punto, forse la sanzione prevista dall’articolo 143 comma 5 del Codice della Strada è un po’ troppo blanda e, quindi, “incoraggia” (o, almeno, non scoraggia) a commettere l’infrazione. Insomma, sembra a tutti gli effetti una sanzione sproporzionata, ma in senso troppo permissivo.
E non sembra un deterrente sufficiente il fatto che tale infrazione comporti anche la perdita di punti sulla patente. 8 punti in meno se il conducente è neo patentato, ossia con patente conseguita da meno di 3 anni. La detrazione è invece di 4 punti se a commettere l’infrazione è un conducente esperto e quindi con una patente conseguita da più di 3 anni.
Per chi non opera correttamente, infatti, la sanzione è identica sia che la si commetta nelle ore diurne, che in quelle notturne. Appena 42 euro, la cifra da pagare. Che, però, si avvale della riduzione del 30% se pagata entro cinque giorni lavorativi. In tal caso, quindi, si pagheranno solo 29,40 euro. Troppo poco?