Sempre più persone la stanno utilizzando. Per qualcuno è uno strumento prezioso, per altri, invece, una grave intromissione nella privacy.
Velocità più elevate rendono più probabili gli incidenti stradali e peggiorano sempre i risultati. La velocità è una causa particolarmente significativa di morte e lesioni gravi di pedoni e utenti della strada. Si difendono così gli ideatori di questa applicazione. Ma non mancano le polemiche.
E’ progettata per l’uso nelle aree urbane, dove i pedoni sono più a rischio per i veicoli in velocità, piuttosto che per le strade ad alta velocità. Dovrebbe essere utilizzata ponendosi al lato della strada. Come funziona è presto detto. Bisogna tenere ferma la fotocamera per 2 secondi, non spostarla per seguire il veicolo. La distanza da cui funzionerà varia a seconda della qualità della fotocamera del telefono.
Il calcolo della velocità avviene con uno scarto del 10 per cento se si utilizza la versione “basic”, o di poco più di 3 chilometri orari in modalità Pro. Con uno smartphone di fascia alta, la portata è in genere di 15-20 m. Ciò significa che può essere utilizzato da un massimo di 2-3 corsie di distanza. Funzionerà anche dal finestrino di un’auto parcheggiata o dal finestrino di un edificio accanto alla strada.
Ma l’opinione pubblica si sta spaccando. C’è chi la vede come un deterrente per le velocità elevate, che uccidono. E chi come una pericolosa invasione nella privacy. Lo scatto, infatti, genera report in cui, oltre alla velocità stimata si trovano informazioni sensibili come l’orario, i dati del veicolo e, grazie alla localizzazione Gps, anche il luogo del rilevamento.
L’app delle polemiche: è legale?
Si chiama Speedcam Anywhere ed è un sistema di intelligenza artificiale in grado di misurare in modo accurato e verificabile la velocità del veicolo utilizzando la fotocamera di un telefono cellulare. L’app sul telefono registra un breve video clip di un veicolo in transito che viene caricato sul server. Il server può misurare la velocità del veicolo dal video, controllare la velocità del veicolo rispetto ai limiti di velocità e fornire un rapporto che mostra prove della velocità del veicolo. Genera inoltre rapporti sulla sicurezza stradale e identifica i punti critici per eccesso di velocità.
Speedcam Anywhere identifica la marca, il modello e l’anno del veicolo dalla targa per cercare le dimensioni del mezzo. Speedcam Anywhere non registra né memorizza i dettagli della targa. Non accede a nessuno dei dati personali del conducente o del custode del veicolo. Attualmente Speedcam Anywhere funziona nel Regno Unito ed è in fase di valutazione per il lancio negli Stati Uniti.
E proprio nel Regno Unito non mancano le polemiche per quest’app. Ma l’azienda si difende: la legge britannica consente di scattare fotografie di proprietà private in un luogo pubblico. Inoltre Speedcam Anywhere non emette multe per eccesso di velocità o multe come un autovelox convenzionale.
Ed è proprio questo il punto: l’app non è stata approvata nel Regno Unito per essere utilizzata come autovelox. Ma si comporta come tale. Per gli ideatori, invece, Speedcam Anywhere è la stessa di una dashcam, che può essere utilizzata per raccogliere prove di infrazioni automobilistiche.
Ma, obiettano in molti, qualsiasi azione penale dovrebbe sempre essere svolta dalla Polizia e a discrezione delle forze di polizia locali.