Purtroppo si tratta di eventi che si rinnovano continuamente sul territorio nazionale. Qualcuno si diverte, ma sono atti criminali
Chi lo fa è, senza mezzi termini, un criminale. E, forse, anche la pena detentiva prevista dal Codice, è addirittura troppo blanda. Un comportamento del genere, infatti, mette a rischio la vista di sé stessi, ma anche di chi ha la sfortuna di trovarsi al posto sbagliato nel momento sbagliato.
Purtroppo si tratta di eventi che si rinnovano continuamente sul territorio nazionale. Alcuni anni fa, alcune persone sono anche state condannate a Reggio Calabria per la morte di un bimbo deceduto in un incidente stradale nei pressi di una galleria ubicata sulla tangenziale che corre attorno alla città dello Stretto.
In un giorno di maggio di ormai 12 anni fa, infatti, perse la vita un bambino di otto anni che si trovava in macchina con la madre rimasta gravemente ferita e un altro passeggero. Dietro quello che sembrava un semplice incidente dopo l’intervento della polizia stradale, sarebbe affiorata una tragica realtà: secondo gli inquirenti, infatti, l’incidente fu la conseguenza di una rocambolesca gara clandestina svoltasi in pieno giorno, fra tre autovetture condotte dalle persone che poi saranno condannate.
Abbiamo menzionato un caso, tragico. Ma, purtroppo, questo tipo di episodi stanno diventando sempre più frequenti. Colpa anche delle nuove generazioni che, obnubilate dai social tendono a filmare ogni loro peripezia. Ma queste non sono peripezie. Sono veri e propri atti criminali!
Cosa dice la legge
Sembra quasi inutile doverlo sottolineare, ma la legge vieta di gareggiare in velocità con veicoli a motore. E’ l’articolo 9 del Codice della Strada a sancire questo divieto sacrosanto che, purtroppo, sempre più spesso viene violato.
Chiunque venga sorpreso a gareggiare con il proprio mezzo, che sia un’autovettura o un ciclomotore viene infatti sanzionato. Non si tratta solo di una violazione amministrativa, sancita dal Codice della Strada. Ma di un vero e proprio reato.
La violazione viene contestata a tutti i conducenti partecipanti al folle gioco. L’infrazione prevede la sospensione della patente (o del CIG) da uno a tre anni. Ma soprattutto, si rischia la reclusione da 6 mesi a 2 anni, con una sanzione da 5.000 a 20.000 euro. E lo ribadiamo, per i rischi che si fanno correre anche ad altre persone, forse la legge è pure fin troppo benevola.
Il veicolo è sottoposto a sequestro finalizzato alla confisca. Ovviamente, qualora in questo ignobile gioco vi siano tragiche conseguenze come quelle che abbiamo menzionato prima, scattano altri reati, come l’omicidio stradale, che fanno crescere ulteriormente le pene detentive.