Progettazioni pessime, scarsa visibilità per il pubblico o una grandissima pericolosità anche per tempi in cui i piloti rischiavano già la vita per conto loro: questi sono i peggiori circuiti di Formula 1.
La Formula Uno è uno degli sport più importanti per gli appassionati di automobili. Si stima che ogni anno, una media di oltre 600.000 appassionati guardino in TV le gesta dei piloti più veloci del mondo, senza contare gli appassionati che piano cifre considerevoli per viaggiare e vedere di persona le gare nei circuiti. Dato che la spesa non è trascurabile, comprensibilmente, nessuno di questi appassionati vuole vedere una brutta gara in un circuito mal costruito…
Il canale YouTube italiano La F1 dimenticata ha realizzato un interessante video in cui raccoglie alcuni dei peggiori circuiti mai visti nella storia di questa disciplina, a partire da quello di Reims che è rimasto attivo dal 1926 al 1972 con la sua strana forma. La pista era letteralmente un susseguirsi di rettilinei che da un lato rendeva la competizione molto accesa ma dall’altro aveva una forma insolita quanto bruttina.
A lasciare un ricordo molto peggiore nella storia recente della disciplina è stato senz’altro il Circuito di Detroit, tracciato cittadino progettato originariamente per la Formula Indy. Tra il 1982 ed il 1988, la Formula Uno corse anche qui, con i piloti che faticarono non poco ad adattarsi al percorso tortuoso, pericoloso, praticamente privo di misure di sicurezza e che in alcuni punti aveva perfino i binari del tram a ridosso del manto stradale.
Costato circa 200 milioni di Dollari, anche l’Autodromo di Soci in Russia fa parte di questa poco cerimoniosa lista, dimostrando che non sempre spendere tanti soldi per un progetto significa ottenere un risultato all’altezza delle aspettative. Inaugurato nel 2014 in occasione dei futuri Giochi Olimpici, il circuito venne approvato solo un mese prima dell’inizio del campionato di F1 e la sua forma decisamente sconclusionata lo ha reso davvero ostico e poco apprezzato da parte di piloti ed appassionati.
Nella classifica troviamo pure il Circuito di Las Vegas, un altro tracciato cittadino realizzato a ridosso del famoso Casinò Caesar Palace. Più un operazione di marketing che di ingegneria, il circuito scorreva in senso orario, incredibilmente, ed era caratterizzato da curve decisamente pericolose e ostiche per problemi di spazio. Dulcis in fundo, la visibilità dagli spalti era pesantemente limitata da diverse barriere di cemento. Per queste ragioni “Il circuito meno affascinante del mondo” come lo definì John Watson venne implementato solo nel 1981 e nel 1982.
Il circuito peggiore del mondo però risale addirittura al 1921. Si tratta dell’AVUS di Berlino, un bizzarro tracciato a quattro curve derivato da un’autostrada dalla forma a dir poco non convenzionale – potete vederla nella foto qui sopra – che causò più di un problema grave ai piloti che corsero qui. Tristemente famosa è la curva nord con una pendenza del 43%, un vero e proprio pericolo mortale per i guidatori delle monoposto di Formula Uno.
Roba degna della NASCAR: la pista era anche scivolosa – secondo le testimonianze dei piloti – e l’unica protezione ai bordi del tracciato erano delle balle di fieno: nel 1959 in particolare ci furono due gravissimi incidenti, uno dei quali mortale. Siete d’accordo con questa classifica? Avreste inserito altri circuiti?
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