Si tratta di una manovra che vi sconsigliamo vivamente. La legge infatti parla chiaro. E leggete quali sono le conseguenze
Cosa vi siete messi in testa? Credete di essere in un film hollywoodiano? Nella vita non funziona affatto così. Quindi, non azzardatevi a tentare di sfuggire a un controllo delle forze dell’ordine. E, se lo fate, sappiate che state infrangendo la legge. E, quindi, siate pronti a pagare le carissime conseguenze. 
Voi lettori siete sicuramente troppo intelligenti per non sapere che non fermarsi a un posto di blocco delle forze dell’ordine non può essere qualcosa che non abbia conseguenze. Il focus di questo articolo, quindi, non è tanto quello di dirvi che non si può fare. Ma, soprattutto, mettervi in guardia rispetto alle conseguenze cui andrete incontro.
Il Codice della Strada, infatti, parla chiaro. L’articolo di riferimento è il 192 e il comma è il numero 7. “Conducente che non si fermava ad un posto di blocco istituito dagli organi di polizia giudiziaria e di pubblica sicurezza, al fine di effettuare controlli necessari ai fini dell’espletamento del loro servizio” il titolo del comma.
Cosa succede se non ci si ferma a un posto di blocco?
Si tratta di una manovra che vi sconsigliamo vivamente. La legge infatti parla chiaro. E dice che gli organi di polizia giudiziaria e di pubblica sicurezza possono, per controlli necessari ai fini dell’espletamento del loro servizio, formare posti di blocco e, in tal caso, usare mezzi atti ad assicurare, senza pericolo di incidenti, il graduale arresto dei veicoli che non si fermino nonostante l’ordine intimato con idonei segnali. 
Per chi infrange quindi un posto di blocco la sanzione pecuniaria è salatissima e va da € 1.362,00 a € 5.456,00. Un bel salasso! Ma, ci sentiamo di dirvi, meritato! Peraltro, vista la gravità del fatto, non è consentita nemmeno la riduzione della cifra del 30% se si paga entro cinque giorni.
Inoltre, si applica anche un grosso taglio dei punti sulla patente. Ben 20, se il conducente è neo patentato con patente conseguita da meno di 3 anni. 10 punti in meno, invece, se il conducente è esperto e quindi con patente conseguita da più di 3 anni). Ma non finisce qui.
Vi sono infatti serie probabilità che questa manovra costituisca un reato, che è il reato di resistenza a pubblico ufficiale. Sancito dall’articolo 337 del Codice Penale. Che recita testualmente: “Chiunque usa violenza o minaccia per opporsi a un pubblico ufficiale o ad un incaricato di un pubblico servizio, mentre compie un atto di ufficio o di servizio, o a coloro che, richiesti, gli prestano assistenza, e’ punito con la reclusione da sei mesi a cinque anni”.