Raramente scorrono in fila indiana, sul lato destro della carreggiata. In quel modo occuperebbero molto meno spazio sulla strada
Qualche stra-maledizione gliel’abbiamo lanciata tutti almeno una volta nella vita. I gruppi di ciclisti che, sulle nostre strade, camminano affiancati e non in fila. Non dite che non vi siete sempre chiesti perché lo facciano. Ecco cosa dice il Codice della Strada sul punto.
Capita spessissimo, soprattutto nelle strade provinciali, che attraversano le nostre bellissime campagne, che ci si imbatta in veri e propri stormi di ciclisti. Persone appassionate delle scampagnate fuori porta, un po’ per allenarsi e tenersi in forma, un po’ per respirare aria più pulita e godersi in panorama.
E, moltissime volte, ci hanno fatto arrabbiare. Già perché raramente scorrono in fila indiana, sul lato destro della carreggiata. In quel modo occuperebbero molto meno spazio sulla strada, consentendo alle autovetture di sfilarli facilmente. E’ ovvio, infatti, che le auto vadano molto più veloce rispetto a chi si muove in bici. E che quindi, quasi sempre, si abbia fretta di superare i gruppi di ciclisti.
Assai spesso, però, i ciclisti viaggiano affiancati, un po’ per difendersi dal tempo. Nel ciclismo professionistico si chiamano “ventagli”, che consentono di proteggersi qualora i venti spirano trasversalmente. Molto più spesso, però, tale posizionamento è dovuto al fatto che, mentre si corre, si chiacchiera amabilmente. Ma sapete che questa tendenza è sanzionata dal Codice della Strada?
Cosa non possono fare i ciclisti
I velocipedi devono transitare sulle piste loro riservate ovvero sulle corsie ciclabili o sulle corsie ciclabili per doppio senso ciclabile, quando esistono, salvo il divieto per particolari categorie di essi, con le modalità stabilite nel regolamento.
E’ l’articolo 182 del Codice della Strada al suo comma 10 a sanzionare tale comportamento. “Fuori dal centro abitato, ed alla guida di velocipede, procedeva affiancato ad altro ciclista” il titolo dell’articolo che disciplina tale comportamento.
Ancora dal Codice della Strada: “I ciclisti devono procedere su unica fila in tutti i casi in cui le condizioni della circolazione lo richiedano e, comunque, mai affiancati in numero superiore a due; quando circolano fuori dai centri abitati devono sempre procedere su unica fila, salvo che uno di essi sia minore di anni dieci e proceda sulla destra dell’altro”.
La sanzione per i ciclisti che si comportano così non è elevatissima, ma c’è. E’ infatti di 26 euro la multa in cui si rischia di incorrere. E, in caso di pagamento effettuato entro i 5 giorni lavorativi, si può usufruire della riduzione del 30%. In tal caso, quindi, la sanzione scende a 18 euro 20 centesimi.