Il nuovo sistema per rilevare la velocità è in fase di test. Qualora dovesse diventare operativo, sarebbe impossibile evitare la multa.
Gli autovelox sono tra i principali incubi degli automobilisti. Già mietono diverse “vittime” così. Se poi ci si attiva per renderli ancor più tecnologici e invasivi, beh, allora è davvero finita. Guardate un po’ questa nuova “invenzione”. Sarà impossibile sfuggire a questi occhi da falco.
Siamo infatti a conoscere gli autovelox fissi, segnalati da cartelli nelle loro vicinanze, in modo tale che l’automobilista o il motociclista abbiano il tempo di decelerare ed evitare fastidiose e costose multe. Come sappiamo, infatti, l’importo è variabile ed è crescente a seconda del chilometraggio con cui si infrange il limite stabilito dalle strade. Sanzioni che aumentano ulteriormente qualora l’infrazione sia commessa in orario notturno.
Chiunque, tra di noi, è finito almeno una volta nella vita nella “trappola” degli autovelox. Che, ovviamente fanno il loro “lavoro”. Non li critichiamo affatto, anzi, vi raccomandiamo di essere sempre molto prudenti e coscienziosi quando vi mettete alla guida. Perché una velocità troppo elevata può creare gravi conseguenze per voi e per gli altri.
Dicevamo, quindi, degli autovelox come li conosciamo oggi. Postazioni fisse in luoghi che, ormai, abbiamo imparato a conoscere. Qualora questa sperimentazione dovesse andare a buon fine, possiamo invece scordarci tutto ciò e abituarci ad autovelox “volanti”.
I nuovi autovelox
Il nuovo rilevatore che è in fase di test, dunque, non costringerebbe il guidatore (automobilista o motociclista che sia) a rallentare. Ma, anzi, rileverebbe il rallentamento, talvolta repentino, che viene effettuato non appena ci si accorge di essere in prossimità di un punto di raccolta dei dati chilometrici.
Il congegno sarebbe capace non solo di rilevare le frenate, ma anche le successive nuove accelerazioni che sono tipiche di chiunque superi il punto dove è collocato l’autovelox. E che quindi si senta al sicuro, tanto da poter dare nuovamente gas.
L’operazione di decelerazione, quindi, si rivelerebbe assolutamente inutile. E il guidatore finirebbe così nella trappola dell’autovelox, ricevendo poi il verbale di sanzione, con la concreta possibilità di dover pagare fiori di quattrini.
Tale meccanismo potrebbe avvalersi anche dell’utilizzo di droni per il controllo stradale (e quindi anche della velocità). Tutto questo nuovo sistema è in fase di sperimentazione. Fortunatamente, per adesso, solo in Spagna. Ma non possiamo escludere che tutto ciò arrivi anche in Italia. E, ovviamente, vi terremo aggiornati.