Sta facendo discutere il caso di certi motori prodotti da una nota casa francese che, secondo meccanici ed esperti, potrebbero causare grossi danni alle automobili di altri marchi che li montano.
La storia dell’automobilismo ha anche un lato oscuro. Scandali come quello del marchio Volkswagen, accusato di truccare le emissioni in merito ad un ampio caso legale risalente ad anni fa o casi più ristretti che hanno interessato modelli come la Ford Pinto e la Edsel, accusate ora di essere dei pericoli a quattro ruote, ora di essere vetture offensive per il pubblico, sono solo alcune delle controversie più note di questo mondo.
Anche se è presto per gridare allo scandalo, i presupposti ci sono tutti: in questi giorni, la cronaca del settore sta dando addosso ad un motore prodotto ad una nota casa francese, la Renault, che secondo alcuni meccanici sarebbe soggetto a frequenti guasti. Forse un po’ troppo se si considerano i dati raccolti da chi punta il dito contro il propulsore francese.
Il motore nel mirino dei critici è il 1.2 TCE con denominazione H5FT, un prodotto che la casa francese ha offerto sul mercato fino al 2019 e che si trova su molte automobili diffuse che possiamo ancora oggi comprare nuove o usate a prezzi più o meno alti. In particolare, ironia della sorte, il motore viene montato pure da alcune case concorrenti della Renault: coincidenza? Certo che si, ma vediamo che dicono gli esperti.
Scandalo o tutta scena?
Dal 2012, anno in cui il modello H5FT è stato introdotto sul mercato, i meccanici hanno iniziato a registrare una preoccupante tendenza dei propulsori appartenenti a questa serie di guastarsi dopo 50.000-75.000 chilometri circa. Ora, salvo trattamenti particolarmente brutali, un motore di questo tipo può tranquillamente arrivare a durare anche il doppio o il quadruplo, con le dovute accortezze. Forse il prodotto della Renault non è proprio il top della gamma?
I motori di questo tipo si trovano anche su diversi modelli della rumena Dacia – che tra l’altro è un marchio del Gruppo Renault – della giapponese Nissan e perfino della tedesca Mercedes-Benz, marchio che tra l’altro tiene moltissimo alla propria reputazione di solidità e sicurezza. In Francia, anche se in Italia non si è saputo, è già partita una class action, un’azione legale piuttosto estesa.
Al momento comunque, diciamolo subito, nessuna delle accuse contro il marchio Renault è stata riconosciuta come valida da una corte e il marchio è quindi assolto su tutta la linea da quello che potrebbe essere l’ennesimo pregiudizio del settore. Cosa pensare? Considerando che tra una decina di anni circa saranno in vendita solo auto elettriche, la nostra dritta è di pensare al futuro, lasciando stare certe controversie su cui non è stata ancora fatta chiarezza.