Leggete attentamente questo articolo, perché non manca molto tempo al termine ultimo per presentare le domande.
Sono ormai gli ultimi giorni per poter inoltrare la richiesta e accedere così al Bonus revisioni. Se volete accedere quindi a questo incentivo stabilito dal Governo non perdete tempo. Leggete questo articolo, dove troverete tutte le informazioni utili, e poi fiondatevi a fare la vostra richiesta. 
E’ on line dal 3 gennaio 2022 la piattaforma informatica denominata ‘Buono veicoli sicuri’ per chiedere il rimborso a compensazione dell’aumento, pari alla stessa cifra, delle tariffe per la revisione dei veicoli a motore e rimorchi. Una piattaforma creata dal Ministero delle Infrastrutture e della mobilità sostenibile, dedicata a chi ha effettuato le revisioni dall’1 novembre 2021, fino alla fine dello scorso anno.
Come forse ricorderete, il bonus, arrivò con la Legge di Bilancio dello scorso anno. E fu reso necessario dalla sfilza di aumenti che interessò la revisione di auto, moto, ciclomotori e minibus. Tutto a causa dell’adeguamento Istat della tariffa ministeriale, che non veniva aggiornata dallo scorso 2004.
Fu quindi una buona notizia per gli automobilisti, dato che si annunciarono 4 milioni di euro l’anno dal 2021 e fino al 2023. Più che un bonus, si tratta di un rimborso. Viene erogato ai proprietari dei veicoli a motore, che hanno sottoposto il proprio mezzo alla revisione in officine e centri autorizzati.
Il ‘buono’ è concesso ai proprietari per un solo veicolo e per una sola volta. Il termine ultimo stabilito dal Ministero è quello del 30 aprile. Quindi non c’è tempo da perdere. Lo stesso Ministero, inoltre, ha fatto sapere che per le spese sostenute nel 2022, le richieste potranno essere inviate dal mese di maggio.
Cosa fare per ottenere il rimborso
Il rimborso è pari all’incremento delle tariffe ministeriali. Ossia 9,95 euro. Per presentare la domanda i cittadini interessati devono accedere alla piattaforma attraverso l’identità digitale Spid, oppure la Carta d’identità elettronica (Cie) o la Carta nazionale dei servizi (Cns), compilare il modello disponibile sulla piattaforma e allegare la copia dell’attestazione dell’avvenuto pagamento della revisione. Il rimborso arriverà direttamente sul conto corrente. 
Tra le informazioni richieste, il numero di targa e la tipologia del veicolo per il quale si richiede il contributo. Il mezzo deve essere intestato a chi richiede il rimborso o alla società (nel caso in cui il richiedente risulti incaricato dalla società stessa).
Fondamentale è poi inserire la data della revisione, la copia dell’attestazione di avvenuto pagamento della revisione, l’indirizzo email per eventuali comunicazioni. E, ovviamente, l’Iban su cui ricevere i 9.95 euro. Il contributo è riconosciuto fino a esaurimento delle risorse disponibili.