La Ferrari “danneggiata” dalla politica italiana: la concorrenza cinese sleale, sponsorizzata dal Ministro

I sovranisti più incalliti lo accusano di essere l’artefice dell’ingresso dell’Italia nel sistema dell’euro. E, ora, un’altra polemica

Considerato uno dei padri nobili della sinistra italiana. Questa volta, però, non mancano le bufere sull’ex presidente del Consiglio dei Ministri, Romano Prodi. Lo scoop è stato fatto dal quotidiano “La Verità”. Ecco come potrebbe essere danneggiata la Ferrari.

Ferrari
Ferrari (Ferrari.com)

Oggi 82enne, Romano Prodi è stato Presidente della Commissione europea (dal 1999 al 2004), Presidente del Consiglio dei ministri della Repubblica Italiana per due volte (dal 1996 al 1998 e dal 2006 al 2008). E’ considerato una delle figure più importanti e iconiche della cosiddetta Seconda Repubblica.

Fondatore e leader de L’Ulivo, dal 23 maggio 2007 è stato presidente del Comitato nazionale per il Partito Democratico, e con la fondazione di quest’ultimo ne è stato Presidente dell’Assemblea Costituente Nazionale dal 14 aprile 2007 al 16 aprile 2008.

I sovranisti più incalliti lo accusano di essere l’artefice dell’ingresso dell’Italia nel sistema dell’euro. Una scelta che, a loro dire, avrebbe danneggiato l’economia nazionale. Ma, secondo le rivelazioni del quotidiano “La Verità”, Prodi sarebbe anche lo sponsor di un progetto cinese che, in Emilia Romagna, potrebbe fare una grande concorrenza alla Ferrari, una delle eccellenze italiane. Ricostruiamo insieme la vicenda.

Concorrenza alla Ferrari

Secondo quanto messo nero su bianco da “La Verità”, l’ex primo ministro avrebbe negli ultimi tempi promosso un progetto cinese che starebbe cercando di radicarsi in Emilia Romagna. Tutto avverrebbe tramite i soldi del Piano Nazionale di Ripresa e Resilienza, che l’Unione Europea ha varato per far ripartire l’economia continentale dopo la pandemia da Covid-19.

Romano Prodi (web source) 26.4.2022 quattromania.it
Romano Prodi (web source) quattromania.it

Ebbene, secondo le indiscrezioni pubblicate da “La Verità”, il colosso cinese Silk Faw, “sponsorizzato” da Prodi starebbe lavorando a un’auto di lusso che potrebbe fare concorrenza alla Ferrari. E l’idea sarebbe proprio di realizzarla di colore rosso, quello tipico della casa automobilistica di Maranello.

Secondo l’inchiesta giornalistica, si tratterebbe di una joint-venture Usa-Cina. Sfruttando nome e sapienze della cosiddetta Motor valley, si vorrebbe entrare nel segmento delle auto ibride ed elettriche di super lusso. Tutto a partire dal 2023. E il Professore sarebbe uno dei principali sostenitori di quest’idea.

Un’idea che, evidentemente, andrebbe a penalizzare un fiore all’occhiello dell’automotive del nostro Paese, come la Ferrari. Secondo le indiscrezioni, Prodi avrebbe avuto dei contatti tanto con le Istituzioni italiane, quanto con quelle cinesi per convincerle a sostenere anche economicamente il progetto.

Addirittura, l’articolo de “La Verità” sostiene come si stia tentando di far trasmigrare alcuni ingegneri del Cavallino Rampante in questa nuova compagine, per ottenere un veicolo di ulteriore qualità.

Va comunque assolutamente precisato che Prodi smentisce ogni ruolo, così come tratteggiato dal quotidiano: “Ho seguito con attenzione un progetto che se consolidato darebbe il primato della mia Regione nel settore delle supercar. Ma non ho nessun rapporto di consulenza con le controparti cinesi”.

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