Ferrari, un nome, una garanzia. A volte però anche i migliori sbagliano: guardate questo esemplare, ritenuto tra i più brutti ad esibire il Cavallino sul muso. Indovinate un po’ chi lo ha fatto costruire?
Non è per niente facile gestire un marchio come Ferrari che ha una reputazione praticamente perfetta nel settore delle supercar e che ha sempre su di se pesanti aspettative. Quando sei al top di un settore di mercato, il difficile è restarci a lungo e fino ad oggi, la casa italiana ha fatto un lavoro eccelso per difendere la reputazione che il suo fondatore Enzo ha difeso con le unghie e con i denti.
La casa di Maranello è famosa per la cura che mette nel tutelare la sua reputazione storica in modo quasi maniacale: sappiamo bene che i tuning sulle Rosse sono malvisti, che il marchio si riserva di escludere un potenziale compratore dalla lista dei clienti per qualsiasi motivo e che ha una apposita lista nera e che le one-off vengono commissionate dal marchio stesso: raramente un cliente particolarmente ricco e prestigioso può chiedere che gli venga fatta su misura un’auto della casa italiana.
Questo perchè quando a decidere le forme dell’auto è un cliente estroso come, per dire, un principe saudita con più denaro che gusto, il rischio è che venga fuori qualcosa di controverso come la Ferrari Meera S, una delle Rosse – anzi, in questo caso Bianche – più brutte mai viste su strada. Ecco come è nato il progetto.
Una basta e avanza
La Meera S è una delle pochissime Ferrari one-off costruite su misura per un cliente speciale. Tra le altre, ricordiamo la Ferrari Venice, una shooting brake fatta per il ricco Sultano del Brunei e la Ferrari 365 in un inedita versione “spiaggina”, una delle cose con quattro ruote ed un motore più pacchiane mai viste. Bene, la Meera S è decisamente peggio.
Nonostante sia stata disegnata dalla matita di Giovanni Michelotti, la Ferrari Meera S appare piuttosto goffa e sgraziata, come se la sua linea fosse un connubio poco riuscito tra il tipico cuneo degli anni settanta e le soluzioni stilistiche degli anni ottanta. L’auto venne commissionata nel 1983 dal principe saudita dei Saoud che voleva – si dice – donarla ad una ragazza.
La vettura si basa sul telaio della Ferrari 400i e monta un motore V12 da 306 cavalli che garantisce prestazioni di livello per l’epoca. Ad oggi, la Meera S è fortunatamente una one-off come ce ne sono tante nella storia della Ferrari, tra l’altro piuttosto a buon mercato: di recente, è stata messa all’asta per una cifra che oscilla tra le 100.000 e le 125.000 Sterline e siamo sicuri che qualche collezionista con il gusto dell’orrido l’avrà portata a casa.