Bere vodka non sarà il massimo per la salute ma in questo caso, potete sfruttare la vostra passione per i drink più forti per aiutare un paese coinvolto in una guerra orrenda. C’è una Ferrari di mezzo!
La tremenda guerra in Ucraina scoppiata in seguito alla sciagurata invasione orchestrata da Vladimir Putin e dai suoi ufficiali non accenna a diminuire in intensità nemmeno ora che ci avviciniamo ai due mesi di combattimenti. Soffermarsi sugli orrori avvenuti da entrambe le parti in questo conflitto tremendo richiederebbe pagine e pagine di analisi: chiediamoci piuttosto cosa possiamo fare concretamente per aiutare i civili a riprendersi da questa violenza.
C’è chi come la fashion designer Anastasia Rosinina, fuggita dal paese per scampare al tremendo conflitto, ha già trovato un modo creativo di attirare l’attenzione sulla questione Ucraina, facendo confluire denaro verso quelle organizzazioni che cercano di aiutare i civili ucraini, sicuramente le vittime più vituperate da quanto sta accadendo da mesi nel paese europeo.
Anastasia ha infatti avviato una collaborazione con un imprenditore svizzero, tale Tobias Reichmuth, con l’intento di raccogliere denaro che andrà ad aiutare la ricostruzione del paese invaso dalla Russia per anni. Ma la Svizzera non è l’unico paese che ha aiutato la donna nella sua iniziativa, è entrata infatti in scena anche una supercar nostrana…
Da Rossa a gialloblù
Come “testimonial” d’eccezione a quattro ruote infatti, Anastasia e Tobias hanno scelto una Ferrari 812 Superfast da oltre 800 cavalli per sponsorizzare la loro iniziativa, una linea di Vodka che porta il nome del presidente Volodmir Zelensky, volto della resistenza ucraina contro l’invasione.
L’iniziativa mira a vendere una serie di bottiglie di Vodka da 0,7 litri con la livrea ucraina: non si tratta però di un banale tentativo di pilotare gli acquisti delle persone sfruttando la politica perchè il ricavato intero della vendita della vodka Zelensky fino al 2026 andrà a beneficio delle organizzazioni che operano in Ucraina per assistere i civili e la ricostruzione delle città locali.
Oltre tutto, questa iniziativa è un bello smacco per Putin dato che la Russia è tradizionalmente il principale esportatore di Vodka nel mondo e si trova ora bloccata dalle sanzioni occidentali. L’hashtag #drinkforpeace è già diventato il motto di questa iniziativa di beneficienza che dimostra che non sempre l’alcool fa male: la Ferrari scelta come testimonial riuscirà a portare a casa i fondi necessari per le ONG? Siamo sicuri di si.