Se ne è parlato molto, doveva essere per poco e invece sembra che il governo abbia deciso di farlo di nuovo. Ecco di cosa si tratta.
L’aumento del prezzo riguardante il carburante è divenuto troppo insostenibile per molte categorie. Lo stato, quindi, ha scelto la via dei bonus benzina per poter ovviare a tale problematica. Purtroppo, però, non spetta proprio a tutti, ma soltanto a chi ne ha il maggior bisogno. In tanti stanno trovando delle alternative, anche più sostenibili a livello ambientale, come i mezzi di trasporto elettrici. A farla da padrone vi sono le biciclette e i monopattini, anche se le città non sembrano attrezzate, in mancanza di piste ciclabili.
Da parecchio tempo, i costi di ogni genere e in ogni settore stanno aumentando. Quest’anno, però, più che mai, per via della guerra in Ucraina, i prezzi del carburante sono schizzati alle stelle. Le sanzioni obbligate alla Russia hanno interferito con la commercializzazione di petrolio e gas al mondo occidentale. Non si sa quanto potrà durare questa situazione e l’incertezza sta creando tale disagio economico.
L’UNRAE, Unione Nazionale Rappresentanti Autoveicoli Esteri, ha messo in risalto alcuni dati inerenti alla differenza di prezzo, dal ’90 ad oggi, nel suddetto settore. Si parla, addirittura, di una salita del 96%. In più, vi è da aggiungere il disagio che crea la speculazione sul comparto, sempre sotto indagine da parte delle autorità competenti. Il governo italiano, guidato dal presidente del consiglio Mario Draghi, ha deciso di intervenire in tal senso, esborsando dei fondi atti a tamponare il problema.
Tutto quello che c’è da sapere sul bonus benzina
Intanto, vi è da aggiungere che vi è stata la riconferma di questa agevolazione economica anche per il mese di aprile. L’idea era nell’aria, ma non era ancora stata confermata. L’ammontare è lo stesso della precedente tornata, 200 euro, e sembra abbia sortito degli effetti positivi sulla popolazione.
Purtroppo, il governo non ha potuto garantire a tutti i bonus carburante, ma soltanto ad una determinata categoria di lavoratori. Per ottenerlo bisogna essere dei dipendenti di un’azienda, ma che abbia fatto richiesta di alcuni buoni ad una compagnia di rifornimenti. Quest’ultima deve essere autorizzata dal Ministero dello sviluppo economico. Per richiederlo basterà farne domanda al proprio datore di lavoro. Per gli statali non è previsto, visto che in busta paga hanno già una sezione rimborsi per questo tipo di spese.