E’ stato uno dei primi crossover, o SUV che dir si voglia, prodotti dalla casa torinese che tutti conosciamo bene. Da noi non si trova più ma se vi va di prendere un aereo potete ancora comprarlo.
Ormai è chiaro che il mercato della Cina, uno dei bacini di utenza più vasti del mondo per tutto il mercato automobilistico, apprezza particolarmente le automobili italiane, soprattutto quelle più attempate. Oltre la Lancia Lybra e la Fiat Multipla in un inedita configurazione green siamo infatti riusciti a scoprire che l’enorme paese asiatico produce ancora una vecchia automobile italiana.
Introdotta nel 2011 sul nostro mercato in seguito ad accordi con il gruppo Chrysler, la Fiat Freemont era una crossover di grosse dimensioni che non aveva molti elementi stilistici riconducibili al marchio italiano: non sarà una sorpresa per chi di voi non lo sapeva ma la Freemont altro non è che un rebadge – un modello prodotto con un altro marchio in un paese straniero – della Dodge Journey, una familiare americana di grossa taglia.
L’automobile in Italia ha avuto un discreto successo ma non è più una delle priorità del marchio che l’ha mandata in pensione nel 2016 in via apparentemente definitiva. La piattaforma della Journey comunque si è rivelata piuttosto interessante per un paese molto appassionato di vecchi modelli, proprio la Cina che ha fatto una mossa commerciale molto furba.
Una vera giramondo
L’iniziativa cinese è stata ben accolta dalla Dodge che ha deciso di dividere la piattaforma per la nuova Journey, attualmente ancora in produzione nel vasto stato nord americano, con un semi sconosciuto marchio del Celeste Impero chiamato Trumpchi, lo conoscete?
Nato anch’esso come un crossover familiare, il Trumpchi GS5 è un veicolo solido e dalla linea aggressiva che condivide lo scafo e l’estetica con la nuova Journey, una vettura che da noi non è arrivata con il marchio Fiat, per il momento. L’auto ha dimensioni leggermente più contenute della Freemont italiana ed è entrata in produzione nel 2018 con motorizzazioni a benzina.
L’automobile ha un prezzo base di 17.240 Yuan cinesi, piuttosto contenuto per un’auto di quel tipo, ma non sappiamo come si stia comportando sull’affollato mercato cinese e se stia tenendo botta alla spietata concorrenza. Probabilmente l’auto non arriverà mai in Europa ma in compenso, nei prossimi anni secondo la stampa locale potreste già trovarla venduta in Messico. Vale la pensa di importarla? Si se siete dei nostalgici incurabili!