Correva l’anno 1998 quando il marchio Peugeot ebbe una geniale intuizione che anticipava i tempi di almeno dieci anni. Sfortunatamente, come tutte le idee geniali, non ebbe inizialmente seguito.
Ad oggi siamo praticamente invasi da SUV, crossover e mezzi che in tutte le loro varianti troviamo troppo spesso in città già trafficate e dove il parcheggio scarseggia piuttosto che in autostrada o nei piccoli centri urbani, luoghi dove mezzi con simili caratteristiche potrebbero davvero rivelarsi utili per la vita di tutti i giorni. Ma non è sempre stato così, lo sappiamo bene.
E’ difficile stabilire una vera e propria data fissa per indicare il periodo in cui è esplosa la moda dei SUV: sicuramente, negli USA questi veicoli sono sempre andati per la maggiore ma in Europa sono esplosi soprattutto negli ultimi anni, specie negli ultimi cinque quando anche marchi come Bentley, Rolls Royce, Lotus e in ultimo perfino Smart hanno presentato crossover e simili sul mercato.
Probabilmente, uno spartiacque importante fu il lancio del Porsche Cayenne nel 2003 che nell’immaginario collettivo è il classico SUV sportivo. Ma una casa francese, pensate un po’, aveva capito già cinque anni prima dell’avvento del massiccio veicolo tedesco che i SUV sarebbero stati il futuro e che dovevano essere prodotti anche a prezzi popolari.
Nel 1998, Peugeot presentò un interessante concept che a vederlo ora incarna perfettamente ciò che l’automobilista europeo medio vuole dalla propria auto, motore elettrico escluso. Il marchio prese la 206, autovettura di punta del brand francese in quel periodo, e la sottopose ad una cura a base di steroidi allungandola e rialzandola fino a trasformarla in quello che è a tutti gli effetti il primo crossover della casa del Leoncino.
Al di là delle modifiche strutturali più evidenti, la Peugeot 206 Escapade – così si chiamava il prototipo – era una solida 4X4 fornita di un doppio tettuccio panoramico installato sul tetto per migliorare la visibilità e dei comodi sedili imbottito progettati forse per rendere più confortevoli le eventuali escursioni fuoristrada del proprietario.
La vettura era avanti sui tempi. Troppo avanti e come sappiamo bene, per anticipare una moda bisogna arrivare pochi istanti prima che questa scoppi o si rischia di non essere capiti. La Escapade va a sommarsi a quella serie di automobili innovative come la NSU Ro80 con motore Wankel e la Rayton Fissore Magnum che non hanno mai davvero espletato il loro potenziale. Chissà se la Peugeot si è mai pentita di non averla prodotta in serie?
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