Alfa Romeo, lo sappiamo bene, è un marchio a dir poco storico che da anni e anni fa le fortune dell’Italia in giro per il mondo. Ma ce n’è stata una, che ancora oggi continua a lasciare tutto il mondo a bocca aperta.
Alfa Romeo. Bastano queste due parole, nella maggior parte dei casi, a fare effetto a tanti appassionati di automobilismo. Un marchio, questo, che rende da sempre orgogliosi gli italiani. La sua storia, d’altronde, parla da sola. E le vetture costruite, beh, quasi sempre lasciano davvero senza fiato, ancora oggi. Come l’Alfa Romeo 33 Stradale.
Un veicolo straordinario, che non pare neanche soffrire più di tanto l’inesorabile avanzamento delle tecnologie e del tempo. Un mezzo davvero speciale, che infatti ancora oggi ammalia e lascia a bocca aperta. E proprio per questo, merita un approfondimento che la rappresenti al meglio: come un’opera d’arte che non può e non deve finire nel dimenticatoio.
La prima cosa da sapere dell’Alfa Romeo 33 Stradale, è che parliamo di un’automobile davvero rarissima. Un mezzo prodotto in soli diciotto esemplari tra il 1967 ed il 1969. Inoltre, ha la velocità nel sangue. O negli scarichi, sarebbe meglio dire. Già, perché deriva da una vettura da competizione. Ma non solo velocità. Questo gioiellino senza tempo ha stile, design.
Non a caso, è considerata una delle auto più belle di sempre. Non risente minimamente dei suoi (oltre) cinquant’anni di storia. Pensate: le linee delle moderne Alfa Romeo 8C Competizione e 4C si ispirano a lei. Ed è anche innovativa, considerando che è stata la prima auto stradale ad avere le portiere a farfalla.
Il motore che gli dava (e gli dà) vita, è il solito della Tipo 33 da competizione ed è posto in posizione centrale. Parliamo di un 8 cilindri capace di erogare ben 230 Cv di potenza massima. Se vi sembrano pochi, pensate; sono stati ottenuti con la sola tecnologia meccanica e senza alcun aiuto della gestione elettronica, che come sappiamo viene costantemente adottata nelle automobili moderne.
Mica male, eh? Tornando alle sue caratteristiche, è dotata di un cambio a sei rapporti. Il telaio, che prevede l’impiego di tecnologie aeronautiche, è realizzato in lega leggera ed è uno dei dettagli più incredibili della 33. Che, per inciso, è anche molto leggera. Pesa solamente 690 chilogrammi.
Senz’altro, ciò avrà aiutato l’auto a raggiungere la sua velocità massima di 260 chilometri orari e di accelerare da 0 a 100 in meno di sei secondi. Ne vennero prodotti solo diciotto telai, come detto. Alcuni di questi, hanno interni meglio rifiniti rispetto ad altre, dato che in origine erano previsti cinquanta esemplari (mai realizzati).
Di questi 18 telai, soltanto dodici furono effettivamente fatti e finiti. Solo undici venduti ai clienti, e gli ultimi sei realizzati divennero delle concept car straordinarie. Tutti prototipi che portano rigorosamente il glorioso nome di Alfa Romeo e che sono adesso esposti al Museo Storico di Arese insieme al prototipo della 33 Stradale disegnato da Franco Scaglione.
Il suo prezzo? In passato, si attestava sui dieci milioni di lire. Oggi, raggiunge addirittura i dieci milioni di dollari (poco più di nove milioni di euro). Alfa Romeo 33 Stradale, l’auto che decise di diventare leggenda per rimanerci eternamente.
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