La Bugatti di oggi è stata disegnata in tantissimi modi diversi da vari progettisti ma sapevate che ci ha messo le mani sopra pure uno scultore? No? Mettetevi comodi, vi presentiamo una vera perla.
Disegnare un’automobile che possa stupire il pubblico in positivo non è così semplice, chiedetelo a chi ha progettato automobili come la AMC Pacer o la Fiat Multipla che nacquero con l’intento di creare stupore e finirono per causare più risate di scherno che altro. A volte, non è il caso di rivolgersi ad un normale progettista: meglio contattare specialisti come Ghia o Pininfarina per avere un risultato garantito.
Bugatti però è un marchio a cui le cose convenzionali non piacciono proprio: possiamo dire senza troppi problemi che il marchio è la Patek Philippe delle automobili: cerca sempre di esagerare, stupendo la clientela con pezzi costosissimi ma raffinati ed impareggiabili. Lo ha fatto in tempi moderni con la Veyron e la Chiron ma anche all’inizio della sua lunga storia, quando ancora il marchio apparteneva ad Ettore Bugatti in persona.
Tra le creazioni più impressionanti della casa francese c’è senz’altro la Bugatti Type 57, un’auto che è stata interpretata in molti modi da vari designer. E’ famosa la Atlantique, ritenuta una delle automobili più belle del mondo nonché una dele più costose. Ma in pochi ricordano e recono giustizia a questo esemplare, decisamente fuori dal comune.
L’auto che potete vedere in queste pagine deriva dalla Type 57. Difficile crederci vero? Del resto, le forme della vettura non riprendono esattamente quelle dell’auto originale del preguerra. Questo perchè il progetto venne curato da un completo outsider del mondo automobilistico che di mestiere faceva l’artista.
Presentata al Salone di Parigi del 1955, l’auto attirò subito più di uno sguardo stupito al suo arrivo: l’uomo che l’aveva disegnata, James Brown, era in realtà uno scultore che si cimentò in un difficile progetto che ebbe come effetto la riduzione del peso dell’auto di circa 250 chilogrammi e la creazione di uno dei design più audaci mai visti nel dopoguerra.
Incredibilmente, delle due Type 57 James Brown costruite, nessuna delle due venne inzialmente acquistata alle aste organizzate in presenza dello scultore stesso. Non sempre gli artisti vengono compresi quando sono in vita: certo è che al giorno d’oggi una delle creazioni di Brown potrebbe facilmente costare qualche milione di Euro, vista la quotazione della Type 57 standard.
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