Nessuno vorrebbe mai e poi mai forare e ritrovarsi in una condizione del genere. Ma non perdere le speranze, dato che non sempre sei costretto/a a cambiare la gomma bucata.
Quante volte si è parlato degli pneumatici e, in particolar modo, della loro sostituzione? In molti casi, infatti, può capitare di forare mentre siamo in viaggio. Purtroppo però sono tantissimi i dettagli che non si conoscono per la sostituzione di una gomma. Ad esempio, andrebbero cambiate a coppie – che è poi la prima ipotesi che viene scelta.
In alternativa, si può riparare lo pneumatico. Ma non è così semplice, essendo una pratica davvero complessa. Sarebbe infatti meglio ricorrere ad uno specialista che saprà sicuramente fare una riparazione adeguata e soprattutto sicura. Ad ogni modo, adesso cerchiamo di capirci qualcosa in più a riguardo.
Ci sono due modi per sistemare la questione pneumatico: cambiarlo o ripararlo. Se si decide di ricorrere alla riparazione, è bene sapere che le normative stabiliscono in che misura è legalmente possibile farlo. Il che è necessario per garantire la sicurezza per tutte le persone che percorrono ogni giorno le strade di tutto il mondo. Ma quando è possibile riparare?
Quando la foratura ricade nella zona del battistrada e le dimensioni sono inferiori a 6 millimetri. Non può però essere riparato se la profondità del battistrada è inferiore al limite legale di 1,6 mm.
Se la gomma è eccessivamente usurata o addirittura crepata, se la foratura non ricasca all’interno dei tre quarti centrali del battistrada – un danno sulla spalla non è riparabile essendo soggetto a forte sollecitazione – se le dimensioni del danno superano i 6 millimetri, se si evidenzia l’esposizione di corde metalliche o di tessuto con l’integrità del pneumatico non garantita. Infine, se si percorre un tragitto con una gomma sgonfia e se si evince la presenza di riparazioni passate e conseguentemente usurate. Se accade tutto questo, bisogna procedere con il cambio pneumatico.
Esistono diversi modi per riparare una gomma bucata. Come la riparazione a caldo; ovvero un genere di riparazione che viene fatta nella parte interna del pneumatico. Una volta smontata dal cerchio, il gommista procede applicando una patch di gomma dall’interno della stessa sulla zona forata. In seguito, tramite un apposito strumento munito di una piastra opportunamente riscaldata, viene vulcanizzata la patch, diventando così parte integrante del pneumatico.
Viene poi saldata la foratura. Arriviamo poi alla riparazione a freddo dall’interno; è la più diffusa in assoluto. Sempre dopo aver smontato il pneumatico dal cerchio, si puliscono i bordi del foro con una smerigliatrice. Viene applicato del mastice ed infine una toppa a forma di fungo che chiude ermeticamente la foratura.
Da evidenziare anche la riparazione a freddo dall’esterno, che è anche il metodo più economico e non richiede che venga smontato il pneumatico dal cerchio. In questo caso, viene inserita una stringa gommata all’interno del foro con uno strumento dedicato. La stessa aderirà al foro ed impedirà la fuoriuscita di aria. Precisazione: questo tipo di riparazione non è consigliata perché non può essere valutato lo stato interno della gomma.
Può capitare anche di ritrovarci a bucare una gomma lontani da un gommista o senza il ruotino di scorta, in questo caso come ci si deve comportare? Se non si vuole chiamare un carroattrezzi, si può riparare noi stessi, ricordandoci però di raggiungere successivamente il più vicino centro pneumatici. i modi migliori per farlo sono:
Bomboletta molto facile da trovare: si può reperire in supermercati, ricambi auto, fuel shop ecc. Al suo interno contiene aria compressa ed un riempitivo (schiuma). Individuato il foro e rimosso l’oggetto forante, si inserisce il beccuccio della bomboletta nella valvola e si spruzza il prodotto all’interno della gomma. In seguito, se potete utilizzate un compressore per portarla alla pressione adeguata.
Kit riparazione: ha la stessa funzione della bomboletta di cui vi parlavamo prima, solo che è composto da un compressore da 12V collegabile alla presa accendisigari della vettura e da un contenitore di schiuma. Quest’ultima, è introdotta nel pneumatico per mezzo del compressore. Il vantaggio risiede nel fatto che ad ogni utilizzo si ha a disposizione un compressore che può rigonfiare la gomma alla sua pressione di esercizio.
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