Batteria scarica, un problema tutto tranne che da sottovalutare, soprattutto in un determinato periodo dell’anno. Ma di modi per non trovarsi in difficoltà, ce ne sono veramente tanti.
Principalmente nella stagione invernale, ma anche nell’arco del resto dell’anno, tra i problemi primari per un automobilista c’è la batteria scarica. Si manifesta quando l’auto è ferma per tanto tempo e non solo. L’accumulatore di corrente collegato all’impianto elettrico dell’auto non riesce a fornire l’energia necessaria per avviare il motore.
Questo perché, soprattutto con il freddo, va in crisi totalmente dopo una perdita di capacità graduale nel tempo. Ciò rende necessario tenere sotto controllo lo stato della carica e della batteria per non rimanere a piedi. Va da sé che quando la batteria è scarica è molto difficile accendere l’auto. Come ci si deve comportare, dunque?
Per non avere problemi con la batteria scarica, le soluzioni possono essere diverse; come adottare dispositivi quali un mantenitore batteria. Oppure staccare la batteria auto, anche se bisogna fare attenzione perché l’obiettivo è quello di mantenere carica la stessa ad un livello tale che non ci faccia rimanere a piedi e ci permetta di far partire l’automobile.
I brevi spostamenti non consentono un’efficace ricarica della batteria da parte dell’alternatore; è consigliabile, quindi, percorrere almeno 15 chilometri per mantenere carica la batteria. Ma come si fa a capire se è scarica? Lo è se la tensione a vuoto è inferiore a 12 V. Per capirlo, c’è bisogno di un tester per leggere il valore della tensione. Ma anche utilizzare gli strumenti di bordo, se presentano un indicatore dello stato di carica, può essere utile.
Comunque, secondo gli esperti, se avete una batteria con meno di quattro anni all’attivo e montata su un veicolo con impianto elettrico “in salute”, non dovreste essere preoccupati in tal senso. Se la batteria è vecchia – dura all’incirca cinque anni – è bene monitorarla al terzo anno. Se avete un’automobile dotata di Start&Stop, sappiate che utilizza una tipologia di batteria più resistente e sopporta scariche più profonde.
Il che, non compromette le prestazioni della stessa e tantomeno la sua durata come invece fanno le “sorelle” tradizionali. Ci sono poi i casi in cui si ha il proprio mezzo fermo in garage. Per evitare di scaricare la batteria eccessivamente, è possibile staccarla dall’auto scollegando il polo negativo. In questo modo, non si rischia di abbassare la tensione e la si mantiene carica per molto più tempo.
Ma ricordate: non fatelo se avete un veicolo dotato di Start&Stop, perché il mezzo potrebbe essere dotato di Battery Management System (BMS) e non registrare correttamente la batteria rendendo così impossibile l’avviamento. Una cosa che in molti non sanno, è che i moderni caricabatteria sono in grado di controllare lo stato del congegno ed interrompere la carica quando è completa.
Utile, no? Comunque, se l’auto proprio non ne vuole saperne di partire, puoi tentare di metterla in moto utilizzando dei cavi di emergenza ed un altro veicolo di supporto con la batteria carica. Ed ancora, per utilizzare l’avviatore di emergenza, basta collegare la pinza rossa al polo positivo della batteria, quella negativa al polo negativo e poi inserire la spina da 230 Volt nella presa di corrente dell’impianto domestico.
Fatto questo, devi ripeterlo in senso inverso. Un altro stratagemma molto utile, riguarda il sole. Se la giornata è bella e il vostro mezzo è parcheggiato in strada sotto il sole, potreste sfruttare l’energia in questione con un caricabatterie solare, collegandolo alla presa da 12 V.
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