Era il 1980 quando venne infranto uno dei record apparentemente più difficili da superare. Avete mai sentito parlare del cosiddetto “record dell’ora”? Ecco a chi appartiene questo assurdo primato.
Se c’è una cosa che non manca mai nel mondo dell’automobilismo estremo è un record da battere. Per secoli i piloti si sono spinti al limite a bordo di auto sempre meno simili alle quattro ruote che si trovano normalmente in vendita in un autosalone e più simili a dei missili o delle astronavi per cercare di infrangere primato su primato ed entrare nella storia del motorsport.
I record più ambiti naturalmente sono quelli di velocità assoluta e nel tempo con voi lettori ne abbiamo visti diversi tra cui quello per il veicolo a quattro ruote più veloce sulla Terra, l’auto più veloce mai prodotta in serie, l’auto da corsa più veloce mai vista e via dicendo. Non avevamo però finora mai parlato di un altro record che a quanto pare, nessuno riesce a battere da decenni.
Conoscete il cosiddetto Record dell’ora? Si tratta di un primato che premia il mezzo capace di percorrere la maggiore distanza in sessanta minuti, una sfida nata nel ciclismo e poi proposta anche nel mondo delle quattro ruote. Qui ovviamente non si parla di toccare la velocità più alta possibile ma di mantenerla per un tempo molto lungo: possiamo quindi parlare di un primato di endurance, difficile da ottenere.
Servono un pilota con nervi saldi ed un team di ingegneri infallibili per portare a casa un simile primato e chi poteva farlo meglio del marchio Volkswagen, proverbiale per la sua precisione ingegneristica e le abilità dei suoi ingegneri. O vi siete dimenticati che proprio da un prototipo noto come W12 Nardò e prodotto dalla casa tedesca è nata quella che è stata per anni la supercar di serie più veloce del mondo?
Costruita negli anni settanta nell’ambito di un esperimento volto a ridurre i consumi di carburante migliorando l’aerodinamica, la Volkswagen ARVW vantava un coefficiente di resistenza all’aria di appena 0,15. Sarà mica perchè la vettura non supera il metro di altezza? Comunque, con i piloti Helmut Henzler e Keke Rosberg – si, è il padre di Nico Rosberg, vecchia conoscenza per i fans della Formula 1 – quest’auto segno il record dell’ora il 18 ottobre 1980 sulla pista di Nardò in Italia.
La vettura riuscì a mantenere una velocità media di ben 353,409 chilometri orari per sessanta minuti sul tracciato in questione. Il bello è che il motore non era chissà quale mostruosità: si trattava di un semplice Diesel da 175 cavalli abbinato all’umile cambio a quattro marce dell’Audi 100. Veramente impressionante e pensate che nonostante la tecnologa abbia fatto passi da gigante in 42 anni, nessuno ha ancora battuto questo primato!
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